Omelia di Natale

NATALE 2021 – GIALLO COME L’ORO E LA PAGLIA – Nella Notte Santa abbiamo usato l’immagine della LUCE VERDE, che segnala l’accoglienza, il Natale è accoglienza: l’umanità che accoglie Dio, Dio che accoglie l’umanità e l’umanità chiamata ad accogliere l’umanità. In questo Giorno Santo usiamo l’immagine della LUCE GIALLA, che ci richiama l’oro, quella, appunto che vince le TENEBRE e dona la VITA, luce che parla di dono, di gratuità, come è dono gratuito assoluto, l’incarnazione, il Dio fatto bambino.

La LUCE la troviamo abbinata poi ad altre 2 parole, TENEBRE e VITA che ci possono aiutare a “leggere” quest’anno il NATALE: IN LUI ERA LA VITA E LA VITA ERA LA LUCE DEGLI UOMINI; LA LUCE SPLENDE NELLE TENEBRE E LE TENEBRE NON L’ANNO VINTA. Proviamo a vederle un po’ più da vicino.

Le TENEBRE sono il Male, da non confondere con il buio della Notte che è parte della vita umana.
Ci sono sempre TENEBRE nella vita degli uomini. Le tenebre del Male, del peccato, degli egoismi, delle cattiverie, delle violenze, delle guerre, delle ingiustizie, delle indifferenze… LA LUCE SPLENDE NELLE TENEBRE E LE TENEBRE NON L’HANNO VINTA.
NATALE è vittoria sulle TENEBRE.

La LUCE è DIO che vince le TENEBRE, che non smette di scommettere sull’umanità anche e soprattutto quando l’umanità sembra proprio non scommettere più su Dio.
Dopo ADAMO, dopo CAINO, dopo BABELE, ecco ABRAMO e i PATRIARCHI; ecco MOSE’ e la LIBERAZIONE DALL’EGITTO, ecco DAVIDE e i PROFETI, ecco GIOVANNI BATTISTA, MARIA e infine GESU’, il nato-per-noi, l’EMMANUELE, il Dio-con-noi!
LUCE GIALLA, luce d’oro, dono prezioso, preziosissimo, ma che “giace in una mangiatoia”, il giallo dell’oro si confonde con quello della paglia. Il grande nascosto nel piccolo, il potente nel debole, il ricco nel povero.
NATALE è LUCE CHE SPLENDE NELLE TENEBRE.

In fina la VITA che siamo NOI. Noi piccoli e poveri abitanti di questo pianeta insignificante, perso nell’immensità del cosmo. Eppure portatori di qualcosa di prezioso, preziosissimo, più dell’oro. La VITA è un dono che non ci siamo dati da noi. Non sappiamo da dove viene, nasciamo senza averlo scelto. Ma ci siamo. Siamo vivi e consapevoli. Possiamo pensare di venire dal nulla e verso il nulla andare.
Noi crediamo di no! Crediamo che c’è Qualcuno che ha parlato, c’è un VERBO che parla. E ci dice VIVI, esisti, cammina, ama, dona, genera, insegna, accarezza, bacia, prendi per mano… Lo dice perché lo fa. Lo fa perché noi a nostra volta lo facciamo…
E IL VERBO SI FECE CARNE, si fece VITA, e VENNE AD ABITARE IN MEZZO A NOI.
NATALE è VITA per noi. UOMINI e DONNE di ogni epoca, chiamati all’esistenza per amore e per amare.

Buon NATALE dunque di VITA, di LUCE, oltre ogni TENEBRA.

Certo siamo ancora immersi nelle TENEBRE della Pandemia, ma forse dovremo avere il coraggio e l’onestà di allargare un poco il nostro sguardo e cambiare prospettiva. Lo diciamo noi ricchi occidentali, che pensavamo di essere ricchi e ci siamo scoperti poveri, pensavamo di essere sani e ci siamo scoperti malati, pensavamo di essere sicuri e ci scopriamo vulnerabili.
Appena oltre i nostri confini, appena oltre i nostri quartieri per bene, spesso appena al di là della strada, folle di umanità povera, malata, vulnerabile vive la pandemia come uno dei tanti mali, una delle tante precarietà, l’ennesima sofferenza da aggiungere a una lista già lunga.
Quindi se è giusto, come è giusto, lamentarci e preoccuparci, facciamolo sempre aprendo gli OCCHI, la MENTE e il CUORE,, senza dimenticare chi è più sfortunato di noi!
Se c’è un centro è l’umanità povera, bisognosa, fragile e indifesa.
Se c’è un centro lo scopriamo a NATALE, quando DIO, l’unico che non è povero, bisognoso, fragile o indifeso, tale si fa e lo fa così bene che nessuno se ne accorge!
Apriamo gli occhi dunque. NATALE ad occhi aperti, perché entri la LUCE, quella vera, quella GIALLA come:
– l’ORO di un DIO che si fa uomo per essere ns. Salvatore;
– la PAGLIA, di un’UMANITA’ capace di accogliere DIO;
– come il DONO che la VITA è per tutti contro ogni TENEBRA.
BUON NATALE a tutti. Sia un NATALE a colori, i colori del Vangelo: Il verde dell’accoglienza, il giallo del dono, il rosso dell’amore (ma questo lo vedremo domani).