Omelia della Veglia pasquale
|VEGLIA PASQUALE Notte tra il 16 e 17/4/2022 – Anno C – STUPORE – Lo STUPORE. Finisce così il Vangelo della Risurrezione secondo Luca. Lo stupore di PIETRO. È uno stupore diverso e simile al nostro.
• Diverso da noi per lui vede i TELI nella TOMBA VUOTA.
• Simile a noi perché anche lui non vede il RISORTO.
Anche le DONNE qualcosa vedono, incontrano DUE UOMINI IN ABITO SFOLGORANTE, ma Lui non lo vedono.
Anche NOI non vediamo il RISORTO, ma a tutti, sono certo, è dato qualcosa da vedere, abbastanza da vedere per vivere STUPITI!
STUPORE è il sentimento giusto per questa notte. Un assente-presente genera questo stupore. È il GESU’ RISORTO. È la sua notte che diventa alba nuova, possibilità nuova, luce nuova, vita nuova.
Un assente-presente. Certo noi avremo preferito un presente-presente, mentre invece dobbiamo lottare con un assente-presente che a volte (spesso?) ci sempre un assente-assente.
È la legge del RISORTO. È la legge dell’AMORE che guida il RISORTO e non potrebbe essere diversamente.
Questa è la PASQUA di GESU’, i nostri occhi vedono e non vedono e spesso soprattutto non vedono, perché è il nostro cuore che deve vedere.
Come si fa a vedere attraverso i drammi dell’umanità che si rinnovano con una costante tragedia senza fine? L’UCRAINA è solo l’ultima della serie e non sarà l’ultima. Solo ad avere un po’ di attenzione (venerdì sera abbiamo cercato di averla), sono decine le situazioni simili che nel mondo si rinnovano e noi non lo sappiamo o non vogliamo saperlo. Per non parlare delle dittature politiche che tutto controllano e tutto nascondono (e quante sono nel mondo?), per non parlare delle dittature culturali dove tutto è libero e nessuno è libero (sono più subdole e nascoste, sono tante e intrecciate, avvolgono tanto o poco (?) il nostro mondo occidentale)…
La NOTTE abita la terra da sempre e sempre la abiterà. Forse è per questo che la RISURREZIONE avviene di NOTTE, non c’era alternativa e noi siamo qui, di notte…
Dunque lasciamoci STUPIRE anche noi.
Come ADAMO ed EVA creati A SUA IMMAGINE…
Come ABRAMO e la richiesta di Dio su ISACCO, ma non conclusa..
Come gli ISRAELITI al di là del MAR ROSSO all’inizio della libertà
Come il profeta BARUC che esorta a seguire la SAPIENZA di Dio…
Come SAN PAOLO che canta le bellezze del CRISTO che lo ha convertito, rapito, innamorato.
Stanotte lasciamoci STUPIRE anche noi. Stupire dall’assente-presente, presente sempre e ovunque grazie allo SPIRITO, proprio perché assente ai sensi. Mettiamoci al seguito delle DONNE MIROFORE… e lasciamoci stupire…
Quali sono i nostri AROMI da offrire al Signore? Una carezza a mio marito e a mia moglie, un bacio al mattino a nostro figlio, il perdono dopo un tradimento, la giustizia sociale verso i miei dipendenti, il rispetto del piccolo pezzo di mondo che mi è affidato… e sarà RISURREZIONE.
Quali sono le nostre PIETRE da rotolare? I nostri dubbi sulla fede o sulla vita, le nostre pretese di misurare tutto, le nostre superbie quando pensiamo di sapere, le nostre delusioni quando pensiamo che non ci sia più speranza. Se le consegniamo al Signore sarà RISURREZIONE.
Quali sono per noi gli ABITI SFOLGORANTI? Possano esserci nelle nostre giornate abiti così, che annunciano festa, purezza, gioia e delicatezza. Sono i giorni dell’innamoramento e dell’amore finalmente trovati, della gioia della nascita di un figlio o di un nipote, ma anche della vita che sfiorisce nella fede, nella certezza che va verso il compimento e non la fine. E tutto questo meglio se nello sfolgorio dei sacramenti, tutti: Battesimo, Confermazione, Eucaristia, Matrimonio, Unzione degli infermi, Riconciliazione e Ordine sacro, vissuti oppure solo desiderati, attesi, oppure ancora dimenticati o feriti, veri, presunti, nuovi o rattoppati… in loro c’è RISURREZIONE.
Quale sono per noi le esperienze delle DONNE e di PIETRO? Sono i RACCONTI delle prime. Impariamo e reimpariamo l’arte del raccontare. Fosse anche la festa di oggi fatta di profumi e sapori di un buon pranzo in famiglia o meglio se condiviso con qualcuno, racconto dei colori e della festa delle celebrazioni pasquali di questi giorni, la passeggiata al tepore primaverile di un pomeriggio assolato, per ricordare, riscoprire, vedere (senza vedere) un Risorto che cammina con noi. E il CORRERE di Pietro, sia l’energia del correre dei nostri bambini, ma anche la lentezza dei nostri nonni, anche quelli con gli occhi spenti perché, ne siamo certi, sono già, come Pietro, proiettati oltre, perché si, la TOMBA E’ VUOTA, ma c’è abbastanza nella loro vita per vedere oltre. E sarà RISURREZIONE…
Buona Pasqua a tutti e sia piena di STUPORE.