Omelia della Notte di Natale 2018

NOSTALGIA DI CASA
Colpisce sempre la vostra numerosa presenza la Notte di Natale. Esprime certamente una “nostalgia”. Non si affronta un disagio non piccolo, – venire a Messa e venirci nel pieno della notte – se non c’è almeno il ragionevole dubbio che possa esserci qualcosa di buono da ricevere. C’è Qualcosa di “buono” questa notte che ti attira. C’è Qualcuno di “buono” questa notte che ti aspetta.
“Nostalgia” è una parola che ha a che fare con il desiderio di “tornare a casa” dalla quale ci siamo allontanati. C’è nostalgia quando c’è lontananza da un luogo conosciuto, amato e perduto.
E’ davvero così. Voi, io, tutti, in misura e modi diversi, abbiamo “nostalgia” di GESU’. E’ Lui la nostra “casa” dalla quale ci siamo allontanati cercando il bene, la GIOIA, che inevitabilmente non troviamo mai pienamente da soli.
Se siamo qui questa Notte è perché abbiamo avuto il coraggio di riconoscere che qualcosa ci manca, abbiamo saputo resistere all’ultimo assalto della secolarizzazione o della banalizzazione del Natale che lo ha trasformato nel grande shopping dell’anno.
VI ANNUNCIO UNA GRANDE GIOIA, NON TEMETE, SARA’ DI TUTTO IL POPOLO, dice l’ANGELO ai PASTORI.
Abbiamo accettato, questa Notte di essere un po’ PASTORI anche noi. Non è e non era allora una bella vita, quella dei pastori. Sempre fuori, sempre sporchi, con quell’odore addosso che non te lo levi facilmente. Eppure sono gli unici abbastanza svegli da accorgersi di quell’evento nascosto. Sono gli unici che hanno mente libera da sentire un annuncio diverso e da vedere in quel BAMBINO AVVOLTO IN FASCE, come tanti, eppure la Vera Notizia, il Vero Evento, ben più grande dell’altro grande evento, il CENSIMENTO fatto dai potenti della terra.
Stanotte, chi è qui, è un po’ PASTORE. Senza sapere bene come, senza sapere bene cosa, abbiamo seguito quel sentimento di “nostalgia”, perché vogliamo “tornare a casa”, da Dio, con Dio, in Dio. Solo li c’è casa nostra. E GESU’ è la via. Non a caso uno dei segni grandi che ci ha lasciato di Sé è l’Eucaristia, pane, e BETLEMME significa “casa del pane”. Tutto torna, tutto è legato, questa Notte, tutto ci invita a NON TEMERE, a GIOIRE, siamo a CASA, casa Sua, casa mia, casa nostra.
O si, ci sembra impossibile. Noi proiettati nel terzo millennio (spesso lo dimentichiamo che gli anni li contiamo proprio a partire da quel bambino!). Noi così presi dalle nostre invenzioni e preoccupazioni.
Le invenzioni nel modo del comunicare con le sue mille opportunità, nel modo del viaggiare, con le sue mille possibilità, nel modo del divertire, con i suoi mille colori.
Le preoccupazioni nel contesto nazionale grigio, spesso opprimente, sempre più urlato e polarizzato e nel contesto internazionale deprimente: l’Europa matrigna, l’Asia vorace, l’America egoista, l’Africa invadente.
Eppure nel nostro cuore c’è NOSTALGIA. Nel cuore di ogni uomo c’è “nostalgia”. Per fortuna c’è una “nostalgia”. L’europeo, l’asiatico, l’americano e l’africano. Abbiamo tutti nostalgia di “casa”, che non è solo il nostro paese, impauriti perché lo abbiamo abbandonato (gli africani e i sudamericani) oppure impauriti perché ci sembra che sia invaso (noi europei con i nordamericani); è anche nostalgia di una casa diversa. Qui la possiamo trovare. Qui la possiamo riconoscere.
Qui casa nostra c’è: con MARIA e GIUSEPPE, in quell’umile grotta-capanna, dove al massimo si ricoveravano gli animali con i loro pastori, così precaria che difficilmente la sappiamo o la vogliamo riprodurre davvero nei nostri presepi (specialmente quelli imposti dall’alto e non dal cuore), qui NASCE IL SALVATORE, che è CRISTO SIGNORE.
Abbiamo nostalgia di Dio. Del nostro Padre, spesso abbandonato o dimenticato in nome di una “autorealizzazione”, spesso frutto di un desiderio buono, ma che inevitabilmente, se non parte da Lui e non porta a Lui, diventa delusione, frenesia, egoismo, solitudine, abbandono, ansia, CAMMINO NELLE TENEBRE, come recitava Isaia nella prima lettura. Noi desideriamo Te, Signore. NATO stanotte per noi. Rinato in noi il giorno del nostro Battesimo. Sempre con noi con la Sua Parola e i Sacramenti, sempre in noi con la Carità. NON TEMETE, VI ANNUNCIO UNA GRANDE GIOIA CHE SARA’ PER TUTTI.
La nostalgia questa NOTTE, diventa realtà. Siamo tornati a CASA.
Questa Notte la GIOIA invada il nostro cuore. Domani si riparte, ma con una certezza in più. LUI è CON NOI, sempre EMMANUELE!