Omelia della Notte di Natale 2016

NOTTE DI NATALE 2016

 

QUESTA NOTTE L’AMORE C’E’!

 

La nascita e la morte, i momenti più importanti della nostra vita hanno a che fare con la notte. Non a caso veniamo a iniziare la festa del NATALE, della nascita di Gesù, di notte, così come per la sua Pasqua inizieremo a celebrarla con la Veglia pasquale che inizia con il buio della notte (vi invito ad esserci, questa notte si capisce in quella!).

Con la nascita dal buio veniamo alla luce.

Con la morte, dalla luce entriamo nel buio.

Ecco che allora il viaggio di MARIA e GIUSEPPE che inizia a NAZARET e si conclude a BETLEMME, lo possiamo leggere come il viaggio che va dal buio verso la luce.

E’ il viaggio che dobbiamo fare tutti. Noi a che punto siamo?

E dov’è NAZARET oggi? E’ ad ALEPPO, quanto buio ad Aleppo. E’ a BERLINO, quanto buio a Berlino. E’ su un BARCONE nel Mediterraneo, quanto buio sui barconi. E’ ad AMATRICE o a NORCIA, quanto buio ad Amatrice, Norcia e dintorni.

Ma andando oltre la cronaca, ciò di cui parlano i giornali, la lista diventerebbe lunga. Quante NAZARET ci sono nel mondo?

Ma ad essere ancora più sinceri e profondi, scopriamo che NAZARET è anche a casa nostra, nella nostra famiglia, nel nostro cuore.

Siamo tutti prigionieri del buio. Siamo tutti POPOLO CHE CAMMINAVA NELLE TENEBRE come ebbe a dire il profeta.

 

Ecco allora il grande annuncio. Questa notte IL POPOLO CHE CAMMINAVA NELLE TENEBRE HA VISTO UNA GRANDE LUCE. O si, BETLEMME non è lontana: anche se sembra lontana da ALEPPO, da BERLINO, dai BARCONI, da AMATRICE, da casa nostra e dai nostri cuori: in realtà BETLEMME è vicina.

Da quando CESARE AUGUSTO ORDINO’ IL CENSIMENTO, BETLEMME non è più lontana.

Questa notte UN BAMBINO E’ NATO PER NOI, CI E’ STATO DATO UN FIGLIO, ma non è un bambino o un figlio come gli altri. Per questo BETLEMME non è lontana da nessuno.

Quel Bambino, quel Figlio non è nostro, non è frutto dell’amore di un papà e di una mamma per quanto bravi e buoni. E’ frutto di un amore più grande, è frutto dell’Amore con la “A” maiuscola, della Sorgente dell’amore, quella sorgente da cui tutto viene e tutto va. Quella sorgente che viene prima di noi, del mondo, dell’universo, della materia e dell’energia. Prima del big bang, prima dell’evoluzione, prima di ogni cosa. E’ quella sorgente che ha generato ogni cosa, ogni cosmica espansione ed umana evoluzione.

Quell’Amore, quella Sorgente, quella Luce diversa, che è oltre ogni luce fisica, si è data un volto, un corpo, uno spazio e un tempo, per generare un’onda d’amore e di luce nuova, diversa, un’onda di fede e di speranza che da allora non si spegne, non si ferma. E’ partita da BETELMME quell’onda, quella luce e raggiungono ogni uomo, ogni luogo, ogni città, Aleppo, Berlino, il Mediterraneo, Amatrice.

 

Raggiunge tutti, ma non con la pretesa di risolvere, di aggiustare, di imporre con violenza una pace, una giustizia, una sicurezza. Pace, giustizia e sicurezza non si impongono. E’ quello che fatichiamo a imparare. In Gesù che nasce Dio ci si mette accanto, per sempre! Per fare con noi il viaggio da NAZARET a BETLEMME, sempre! Non un momento, non in un luogo, non con qualcuno. Ma sempre, ovunque, con tutti.

E’ la forza della debolezza. La forza di un Dio fatto bambino che ha deciso di camminare accanto a noi, qualsiasi cosa succeda. Ad Aleppo, a Berlino, nel Mediterraneo, ad Amatrice e a casa nostra, Lui ora ci dice che c’è! E ci sarà per sempre.

E’ come una mamma, che non può crescere al posto tuo, non può guarire le tue malattie, non può sostituirsi a te, ma ti è accanto e ti sarà accanto. E’ la forza dell’amore.

Solo un amore così, cioè un amore senza condizioni, un amore senza interessi, un amore senza se e senza ma, solo un amore così cammina accanto e rimane accanto.

Questa notte è la notte dell’amore così. L’amore fedele. Per me, per te, per i fratelli di Aleppo, di Berlino, dei barconi e di Amatrice. Per tutti. Questa notte l’amore c’è. E ci sarà.

BUON NATALE A TUTTI.