Omelia del Mercoledì delle Ceneri

Mercoledì delle Ceneri – 14 febbraio 2018 – 1+2+3+4=10 PASSI VERSO LA PASQUA –  Il tempo di Quaresima, lo sappiamo è tempo di rinnovamento. Certo siamo sempre in rinnovamento. Ma sappiamo bene che ogni tanto abbiamo bisogno di una “spinta”. Tutte le cose umane non vanno avanti all’infinito. Hanno sempre bisogno di spinte.

Vediamo i 10 passi che la Quaresima quest’anno ci suggerisce, quasi un conto alla rovescia al contrario per puntare al centro.

 

UNO è il centro ed è Lui, GESU’, che ci spinge e ci attira ogni anno, come un centro di gravità che Lui è, un sole spirituale, un fuoco che a PASQUA torna a brillare sul cero nuovo. Al centro c’è sempre e solo Lui, l’unico nostro SIGNORE, l’unico fuoco, l’unica energia, l’unico Salvatore. Tanti promettono. Lui solo mantiene fino all’eternità.

DUE sono i pilastri che la LITURGIA ci offre della vita cristiana da intensificare e “sfruttare”: la PAROLA e i SACRAMENTI. Avremo 3 serate dedicate alla Passione secondo il Vangelo di Marco, da non perdere. Avremo Due Preghiere Comunitarie dedicate a 2 donne, la Samaritana e la peccatrice, che ci possono aiutare ad entrare in questo cammino quaresimale con verità e altri appuntamenti che anche le varie realtà parrocchiali hanno o stanno preparando.

TRE sono gli IMPEGNI CRISTIANI personali che GESU’ stesso ci ripropone ogni anno, da rinnovare e intensificare in Quaresima: CARITA’, PREGHIERA e DIGIUNO. La tradizione li ha codificati, ma ognuno di noi li deve sempre riadattare e rinnovare secondo il proprio stile di vita, la propria età e la propria sensibilità.

QUATTRO in fine sono le parole che il nostro CONSIGLIO PASTORALE ha individuato e attorno alle quali nei prossimi mesi saremo chiamati a decidere i passi da fare come parrocchia nei prossimi anni, inseriti dentro il grande Cammino della Chiesa, quello “Sinodale” diocesano e quello “in uscita” che ci propone Papa Francesco con la Evangelii Gaudium. Le 4 parole sono: IDENTITA’, CONDIVISIONE, GIOVANI e FAMIGLIA. Possa la Quaresima darci degli indizi, possa illuminare i nostri cuori e la nostra mente per capire verso e come andare per:

  • Rinnovare la consapevolezza circa la nostra identità cristiana, cioè di discepoli gioiosi di Gesù, annunciatori appassionati del Vangelo della gioia.
  • Trovare forme concrete di condivisione tra le tante realtà che compongono la parrocchia, senza invidie, senza gelosie, senza paure, senza rigidità o pregiudizi.
  • Rendere protagonisti i nostri giovani, lasciarci interrogare da loro e avere il coraggio di interrogarli sul senso della vita, sul rischio della fede, sulla gioia del Vangelo.
  • Sostenere le famiglie perché possano esprimere fino in fondo la loro missione umano-cristiana di culla della vita, della fede, dell’amore, doni che Dio continuamente fa all’umanità soprattutto attraverso loro.

 

Vorrei davvero che questa Quaresima potesse diventare un’occasione dove rimetterci in cammino superando i due pericoli che Papa Francesco segnala nel suo Messaggio: i FALSI PROFETI e il CUORE FREDDO che possono annidarsi anche tra noi e dentro di noi.

 

Possiamo così giungere insieme alla bellezza e al fascino del fuoco nuovo della Pasqua, segno di una presenza che non viene mai meno nella vita nostra, della Chiesa e del mondo. La luce del RISORTO ci autorizza sempre all’ottimismo anche quando, come a volte siamo tentati di pensare, sembra prevalere l’opposto. Il Signore benedica il nostro cammino verso la Pasqua, lo illumini e con noi illumini quello del nostro Paese impegnato in un momento istituzionale alto e delicato quale saranno le Elezioni Politiche. Possano i cristiani non allargare le schiere di lamentosi e degli accidiosi, di coloro che non decidono mai, sappiano dare un esempio di coraggio, sappiano sporcarsi le mani, magari sbagliando, ma dicendo con forza che questo paese, questo mondo, certo non li salviamo noi – li ha già salvati GESU’ CRISTO –, ma aspetta che noi facciamo la nostra parte. Lui vuole anche le nostre piccole croci, comprese quelle sulla scheda elettorale. Solo così un giorno qualcuno non ci potrà dire e nemmeno noi a noi stessi: non abbiamo nemmeno provato a lasciare in questo mondo un segno, tentando che fosse un po’ migliore di come lo ho trovato.

La luce c’è. Basta solo che gli permettiamo di illuminare il nostro cuore aprendolo. Facciamolo. Questa è la fede, questo è il Vangelo, questo è il Dio di Gesù Cristo. TU A CHI CREDI?