Omelia del giorno di Pasqua – 17 aprile 2022

DOMENICA DI PASQUA – Anno C – GIOIA, CONDIVISIONE, ANNUNCIO – GIOIA è e sia l’altro nome della Pasqua. Una gioia che non cancella i segni della Passione, come non cancella le guerre e le tribolazioni, ma non per questo, anzi proprio per questo è e sia più gioia. Ne abbiamo bisogno. Non vergogniamoci, ma nemmeno sottraiamoci al dovere della sua CONDIVISIONE che è un altro nome della Pasqua: Condividere la gioia e condividere le lacrime, condividere la festa e condividere il peso della vita.
Oh, se sapessimo gioire e condividere come ci chiede e ci dona il Risorto, non solo sarebbe Pasqua, ma sarebbe davvero per tutti e sarebbe davvero per sempre Pasqua.
Ma noi sappiamo e crediamo che sarà per tutti e sarà per sempre, per tutti gli uomini di buona volontà che si lasceranno toccare dai fratelli piagati per donare loro un po’ di risurrezione. Si, perché la risurrezione di Gesù è inclusiva ed espansiva. Cambia, forse, solo la sua velocità in base al nostro SI o al nostro NO, in nostri tanti o pochi SI, o i nostri tanti o pochi NO. Ma c’è e rimane e rimarrà per sempre.
Non smette mai di risorgere il Signore da quel mattino di Pasqua in cui prima la MADDALENA, poi PIETRO e GIOVANNI, VIDERO E CREDETTERO. Da allora non smette di Risorgere il Signore e non smetterà mai di risorgere.
• E la GIOIA sarà e sia sempre più condivisa.
• E la CONDIVISIONE sia e sarà sempre più gioiosa.
Se non smetteremo di andare al SEPOLCRO, se non smetteremo di sognare e amare il MAESTRO, senza rassegnarci al SEPOLCRO.
I nostri corpi sono destinati ai sepolcri, lo sappiamo: e ti imploriamo o Signore, fa che siano sempre sepolcri degni e non fosse comuni, drammatica e crudelissima testimonianza del male, del tanto male che ancora sappiamo e vogliamo fare, a volte quasi rassegnati, colpevolmente rassegnati.
Ma sappiamo e crediamo e vogliamo e imploriamo di credere che il tuo sepolcro resterà vuoto per sempre, e i nostri sepolcri, si svuoteranno per sempre.
Nessuna tomba resterà occupata, nessuna fossa comune durerà a lungo. Nessuna sepoltura dispersa e sconosciuta resterà tale. Il Tuo Spirito di Risorto, ti porta ovunque e continuamente a cercare la mano di tutti gli ADAMO e le EVA mortali, da noi conosciuti e a noi sconosciuti, morti nei loro letti o nei campi di battaglia che tragicamente continuiamo a seminare.
La tua Vita Risorta è più forte e non mancherà di trionfare.

E CI HA ORDINATO DI ANNUNCIARE disse PIETRO e oggi lo dice a noi. Non stanchiamoci di ANNUNCIARE la buona Notizia. In un mondo in notizie moltiplicate all’inverosimile, di vere e false notizie, di mescolanza indistricabile tra il vero e il falso, noi ANNUNCIAMO trepidanti e un poco increduli, ma fiduciosi e testardamente convinti, che l’unica notizia che vale la pena dare e moltiplicare è e resta e resterà: CRISTO E’ RISORTO!
È RISORTO E CI PRECEDE IN GALILEA diranno gli angeli. È Risorto e ci precede continuamente nella nostra vita e nelle vicende di questo tribolato mondo.
Ci precede e non lascerà questa umanità affamata di senso e di pane, di libertà e verità, di pace e di gioia, di salute e di serenità.
Ci precede e non lascerà questa nostra terra piagata e maltrattata, sfruttata e consumata, sporcata e depredata.
Ci precede e non lascerà questi popoli martoriati e colpiti dalla guerra e dalla violenza in Ucraina come in Siria, in Afganistan, in Yemen come in Etiopia…
Ci precede e non lascerà quella gente ancora sotto la minaccia del covid e della carenza di ossigeno, dove i vaccini non sono arrivati, dove non possono arrivare o dove non vogliamo che arrivino, per paura o ragionevole o irragionevole dubbio, dove ci sono cure e dove ancora non ci sono.
Ci precede e non lascerà uomini e donne poveri e disgraziati, e nemmeno ricchi e annoiati, ma povera di altro, anche se non c’è dubbio da che parte Lui preferisca stare e debba e non possa non stare, cioè quella del povero di qualsiasi povertà, il solo capace di riconoscerlo come Signore necessario, è così non potrà tacerlo come il Risorto. E sarà gioia vera, e sarà gioia condivisa, e sarà il nostro annuncio: GESÙ IL CROCIFISSO NON È QUI, È RISORTO E CI PRECEDE. Alziamo gli occhi dalla TOMBA VUOTA, gli occhi della speranza, gli occhi della possibilità. Non tarderemo a vederlo e sarà davvero bello!