Omelia del 6 giugno 2021

Domenica del Corpus Domini – Anno B – EUCARISTIA: UN’ALTRA DIMENSIONE – Salire di un piano, la GRANDE SALA AL PIANO SUPERIORE, questo troveranno i discepoli per celebrare la PASQUA. Questo troviamo noi ogni volta che veniamo a MESSA e doppiamente oggi festa del CORPUS DOMINI.
Per i discepoli è proprio una sala posta al primo piano, ma il significato che possiamo leggervi è chiaro: GESU’ alza il livello, porta i discepoli e noi in un’altra dimensione.
Si, l’EUCARISTIA, il PANE CONSACRATO ci porta a un altro livello, a un’altra dimensione.
È la dimensione dell’amore, è la dimensione del dono, è la dimensione della fraternità, è la dimensione del perdono, è la dimensione della vita vera, la vita piena, la vita bella, la vita risorta, la vita eterna.
Il CORPUS DOMINI, l’EUCARISTIA è un’altra dimensione.
È quella dimensione che ha il profumo buono del pane appena sfornato, ha il profumo buono del cibo mangiato insieme, ha il profumo buono di un regalo inatteso degli amici…
È il profumo di GESU’. Magari non lo sappiamo, magari non ce lo ricordiamo, magari, ce lo dimentichiamo, ma tutti questi profumi ricordano e riportano a GESU’!

Quanto ci è mancato poter mangiare insieme in questi mesi.
Quanto ci è mancato non poter andare in ristorante o pizzeria.
Quanto ci è mancato non invitare i nostri amici e parenti nelle feste.
Quanto ci è mancato lo stare insieme.
È bello e significativo che le cosìdette “riaperture” capitino proprio in corrispondenza del CORPUS DOMINI, la festa del PANE, la festa del “pranzare insieme”, la festa di GESU’ che si fa cibo-buono-e-profumato-per-noi!

Ma quanti altri sono i simboli in questa pagina.
Possiamo leggerli in controluce vedendo la nostra vita in essi e vedendo come un invito per noi in essi.

L’UOMO CON LA BROCCA D’ACQUA CHE VIENE INCONTRO innanzitutto: perché non pensare al nostro BATTESIMO dove per la prima volta siamo entrati in questa SALA che è la vita di Dio per noi. E quell’UOMO CI VIENE INCONTRO, come GESU’ è venuto da noi, ha ridotto le distanze, si è abbassato lui su noi, come i papà e le mamme si abbassano sulla culla dei loro bambini.
E poi cosa troviamo ancora?
La SALA È GRANDE E GIA’ ARREDATA. Il Signore per noi non risparmia, è generoso, e in quella GRANDE SALA c’è dunque posto per tutti e c’è cibo per tutti. Così come l’EUCARESTIA basta per tutti, c’è per tutti ed è opera Sua, è già pronta, al di là dei nostri meriti e del nostro contributo: anche se noi comunque dobbiamo salire le scale, entrare nella stanza e soprattutto ci viene chiesto di PREPARARE LA CENA: un po’ di fatica dobbiamo farla, tocca a noi preparare la cena e i DISCEPOLI PREPARARONO LA PASQUA.
E noi stiamo preparando la nostra PASQUA?Le nostre PASQUE?
Abbiamo celebrato quella liturgica, ma ogni giorno ci viene chiesto di rispondere e preparare la nostra Pasqua. Preparare il nostro cuore, tenerlo pronto, tenerlo alto, arredato, disponibile. Restare fedeli a quel Battesimo ricevuto, a quel Pane consacrato che a suo tempo ci è stato donato.
E poi c’è il DONO GRANDE, il dono più grande: PRENDETE, QUESTO E’ IL MIO CORPO… QUESTO è IL MIO SANGUE…
Cosa fai GESU’?
O si, GESU’ non si risparmia e si dona. È lui stesso il regalo. Noi che tante volte perdiamo un sacco di tempo per scegliere il regalo giusto, spesso ci dimentichiamo che il regalo più bello siamo noi!
Per i nostri genitori, per i nostri figli, per i nostri nonni e per i nostri nipoti, per i nostri amici, per i nostri compagni, per i nostri fratelli in parrocchia, ma anche al lavoro, a scuola e in giro per il mondo…

E’ vero che il brano del Vangelo finisce con il MONTE DEGLI ULIVI che ci ricorda la CROCE e la sua sofferenza. Ma come l’ULIVO ci ricorda l’olio e gli altri sacramenti “fatti” con l’olio (ancora il Battesimo e poi la Cresima, l’Unzione dei malati e l’Ordine sacro) ancora profumo per il mondo; così la CROCE ci ricorda l’AMORE innanzitutto di GESU’-FIGLIO DI DIO per noi! E dove c’è amore c’è EUCARISTIA… e viceversa.
Oggi è proprio una festa di un’altra dimensione! Grazie!