Omelia del 31 gennaio 2019

San Giovanni Bosco
Giovedì 3^ settimana del Tempo Ordinario (Eb 10,19-25; Mc 4,21-25)
L’ADESSO DI DIO
Siamo qui questa sera a festeggiare SAN GIOVANNI BOSCO e a chiedere la sua intercessione. Lo facciamo per il nostro Oratorio, lo facciamo per la realtà degli Ex allievi che si prodigano (quest’anno particolarmente) a tenerne viva la memoria, la sensibilità, la passione.
Non c’è dubbio che SAN GIOVANNI BOSCO, sia collegato ai GIOVANI e per loro stasera in particolare vogliamo pregare.
Vogliamo pregare con il Suo aiuto, di Santo Patrono, perché le nostre preghiere imperfette, segnate dai nostri peccati – e quanti sono – possano essere più autentiche.
Voglio proporvi intanto 2 preghiere:
– la prima perché i GIOVANI siano L’ADESSO DI DIO come ha ricordato a Panama il Papa. Perché loro per primi non si sentano in panchina, ma protagonisti del loro futuro. Che siano il “futuro” lo abbiamo ripetuto spesso, ma rischia di diventare una preghiera o un auspicio “avvelenati”. E a volte l’impressione che si ha è che funzionino benissimo, tenendo i giovani ben distanti dall’essere protagonisti nella vita, nella fede e nella Chiesa. Siano il PRESENTE di Dio per se stessi, per il mondo, per la Chiesa.
– Per questo la seconda preghiera è che anche noi ADULTI possiamo essere L’ADESSO DEI GIOVANI, nel senso di lasciargli il posto che meritano, senza tenerli lontani o dentro dei recinti, o peggio indottrinandoli o trattandoli come fossero sempre e solo degli ingrati immaturi e bamboccioni.

Abbiamo tutti da fare passi. Facciamoli. Anche come Chiesa, come adulti e giovani nella Chiesa e nella nostra parrocchia.
Il nostro ORATORIO, intitolato a San Giovanni Bosco, sia un segno, insieme al suo Santo Patrono, di questa sfida perenne, sempre in atto, perché volenti o nolenti i giovani diventano adulti e dietro di loro ci saranno sempre nuovi giovani.
E se oggi è chiaro che l’ORATORIO vuole e deve essere la CASA DI TUTTI, bambini, ragazzi, giovani, adulti, anziani, famiglie, resta chiaro che esso rimane un segno e una opportunità sempre da re-inventare specie per i giovani. Don Bosco ci aiuti a trovare i modi e le forme, gli strumenti e le regole, che possono aiutarci in questo compito. Perché per tutti l’oratorio sia il luogo dell’ADESSO DI DIO.

Un ADESSO che ci fa LAMPADA gli uni per gli altri, come ci ha chiesto Gesù nel Vangelo. Non esiste che qualcuno è più o meno lampada degli altri solo per l’età. Ragazzi, giovani, adulti e anziani, ognuno deve essere lampada per gli altri. Se c’è un primato che Gesù ci ha insegnato sono casomai i bambini (abbiamo colpe) Per gli altri l’essere Sua luce va conquistato giorno dopo giorno. Saremo MISURATI CON LA MISURA CON CUI MISURIAMO GLI ALTRI. Quanta strada abbiamo da fare INSIEME (lo ripeto insieme!)

Ci sono parole preziose che non dobbiamo dimenticare e che la lettera agli Ebrei ci ha ricordato. Sono preziose per tutti, ma per i giovani e verso i giovani ancora di più. Ne sottolineo 3.
La prima è LIBERTA’: ABBIAMO PIENA LIBERTA’ DI ENTRARE NEL SANTUARIO PER MEZZO DEL SANGUE DI CRISTO VIA NUOVA E VIVENTE. La libertà è preziosa, ma è vera solo in Cristo. Ricordiamocelo tutti. Sia quando i giovani saranno tentati di viverla solo per se stessi, sia quando noi adulti saremo tentati di farla vivere solo a nostra misura (anche dentro i gruppi della parrocchia dove per fortuna ci sono tanti giovani e adulti che camminano insieme, ma a volte reciprocamente tentati qui).
La seconda parola, che è collegata alla prima è COSCIENZA. Essa è il luogo dove la libertà si trasforma in vita vera. Ma può essere “CATTIVA” ci ricorda l’autore sacro. Servono CUORI PURIFICATI, serve formazione, serve aiuto reciproco, ATTENZIONE GLI UNI GLI ALTRI.
In fine una terza parola è SPERANZA che metto insieme con PROMESSA, che dice la nostra fiducia per un futuro che è già qui, ADESSO, che ha un nome: GESU’ e ha un volto, quello dei SANTI come San Giovanni Bosco, e quello della Chiesa, che è il collage di tutti i nostri volti imperfetti.
LIBERTÀ, COSCIENZA e SPERANZA. Prega Don Bosco a fare del nostro oratorio la casa di queste 3 parole, l’ADESSO DI DIO.