Omelia del 3 aprile 2022

5^ Domenica del Tempo di Quaresima/C – PASSATO, PRESENTE E FUTURO – Dopo la domenica della Misericordia, dove GESU’, con la parabola dei “due fratelli peccatori e del padre misericordioso” mostra il cuore di Dio, fatto di accoglienza, perdono e misericordia, la liturgia (che propone un testo di Giovanni attribuito però a Luca) ripropone SCRIBI e FARISEI che METTONO ALLA PROVA (= tentano) GESU’, mentre domenica scorsa MORMORAVANO: un crescendo…
La liturgia ci suggerisce così due opposte modalità di relazione: quella del “cuore duro” di SCRIBI E FARISEI, interessati ad un uso della LEGGE DI DIO funzionale ai loro personali interessi e quella del “cuore misericordioso” di DIO rivelato da GESU’ interessato della SALVEZZA delle persone, cioè la loro felicità e ricuperabilità.

Già il profeta Isaia, nella prima lettura, ci aveva indicato la necessità di STRADE NUOVE e di ACQUA NUOVA per l’umanità che continua inevitabilmente (è il peccato detto “originale” e le sue conseguenze) ad essere prigioniera del male, identificato con il DESERTO dove le strade si confondono, dove l’acqua è merce rara. Abbiamo tutti, sempre, bisogno di STRADE e ACQUA NUOVE e GESU’ è venuto esattamente per questo: la strada dell’amore, l’acqua della misericordia.
San Paolo ai Filippesi, ce lo conferma a suo modo: RITENGO CHE TUTTO SIA UNA PERDITA A MOTIVO DELLA SUBLIMITA’ DELLA CONOSCENZA DI CRISTO GESU’ MIO SIGNORE…CONSIDERO TUTTO SPAZZATURA… PER GUADAGNARE CRISTO… la vera LEGGE E GIUSTIZIA non sono frutto dei ragionamenti umani, ma VENGONO DALLA FEDE IN CRISTO… per questo vale la pena SFORZARSI se siamo CONQUISTATI DA CRISTO…
Quale è il cuore che ci ha conquistato? Quale è il cuore che prevale in noi? Quello duro di SCRIBI E FARISEI, oppure quello misericordioso di GESU’? Ma come è fatto un CUORE MISERICORDIOSO? Come è fatto il cuore di GESU’? Di DIO? Domenica scorsa lo abbiamo visto chiaramente: un cuore che accoglie entrambi i FIGLI dando loro la possibilità di ripartire e di fare festa. Il primo ha detto SI, il secondo non lo sappiamo (mistero della libertà!).
Quella DONNA, e siamo al Vangelo, non è certo innocente, ma non lo sono nemmeno i suoi ACCUSATORI. L’unico innocente è GESU’, l’unico che potrebbe condannarla eppure non lo fa.
1^ considerazione da fare allora è questa: siamo tutti peccatori!
2^ considerazione (conseguenza): nessuno può condannare nessuno!
E GESU’ cosa fa?
1° Il SILENZIO. Quanto è importante il silenzio e quando dovremo impararlo continuamente. Oggi purtroppo è più difficile perché abbiamo tante possibilità di rumore e di distrazione. Davanti al peccato, o meglio davanti alla persona peccatrice, prima di giudicare o di chiacchierare, facciamo silenzio. Anche perché a turno, al posto di quella persona ci siamo anche noi, certamente! (il coniuge che tradisce, l’imprenditore che evade le tasse, l’impiegato o l’operaio che si portano a casa qualcosa senza chiedere, il prete che giudica…)
2° SCRIVE PER TERRA: un gesto misterioso. Forse vuole ricordare che la LEGGE tanto osannata l’ha scritta il dito di Dio sulla roccia, non è nostra proprietà, forse un passo dell’AT dove i nomi dei peccatori saranno scritti per terra, oppure prende tempo per pensare: in tutti i casi fa spazio nel suo cuore alla persona e cerca salvezza! (noi facciamo i leoni da tastiera? Subito a dire: “hai visto quello”…)
3° CHI E’ SENZA PECCATO SCAGLI LA PIETRA. Ecco il colpo di genio, ecco lo stile di DIO: è appello alla coscienza! GESU’ non ha bisogno e non vuole imporre niente a nessuno, ma riattiva sempre la coscienza di ognuno, l’altro non è più un nemico, un estraneo, una cosa, ma un fratello o una sorella veramente (tra fratelli e sorelle si litiga, ma se resta la relazione si finisce per volersi bene).
4° DIALOGA CON LA DONNA. E così riattiva anche la sua coscienza, le rende di nuovo persona, le ridona dignità. Il peccato non cancella mai la dignità. Gesù non chiede conto del suo peccato, è il suo PASSATO, lei lo conosce bene. La invita a riappropriarsi della sua vita, della sua dignità, della sua coscienza:
• DOVE SONO? La aiuta a rendersi conto del PRESENTE nuovo.
• NON PECCARE PIU’: la invita a cambiare il suo FUTURO e renderlo anch’esso nuovo…
Con SAN PAOLO (grande peccatore) diciamo: DIMENTICANDO IL PASSATO, PROTESI AL FUTURO, OGGI CORRIAMO VERSO LA META, IL PREMIO. Facciamolo. Gesù ci aspetta!