Omelia del 29 novembre 2020

1^ Domenica del Tempo di Avvento/Anno B – NUOVI INIZI – Molti sono i temi che oggi si intrecciano. Inizia l’AVVENTO, e con esso il NUOVO ANNO LITURGICO. Inizia l’uso del NUOVO MESSALE (meglio, la terza edizione italiana) e iniziano ad essere operative nella nostra parrocchia (Csp) le ATTENZIONI PASTORALI che il CPP ha individuato in questo anno di pandemia.

L’AVVENTO prima e il NATALE poi, rappresentano ogni anno, una festa degli INIZI, dei ricominciamenti, delle ri-partenze, di speranza.

Quest’anno accadono in un clima cupo, di preoccupazione e di fatica comune che tutti viviamo in questa pandemia, per cui abbiamo ancora più bisogno di questo messaggio di NUOVI INIZI, di SPERANZA.

E dunque c’è da ATTENDERE! …non solo il vaccino, non solo la ripresa economica, non solo la ripartenza dei consumi e della corsa ai regali. Si tutto questo certo ha una sua importanza, anche grande, ma abbiamo bisogno di ATTENDERE altro, di attendere dell’altro, un altro, anzi l’Altro!…: E’ COME UN UOMO CHE E’ PARTITO DOPO AVER LASCIATO LA PROPRIA CASA E DATO IL POTERE AI SUOI SERVI, A CIASCUNO IL SUO COMPITO, E HA ORDINATO AL PORTIERE DI VEGLIARE.

Iniziare così l’AVVENTO quest’anno, col Vangelo di Marco che la Chiesa a suo tempo ha scelto di farci ascoltare e meditare.

La vita, la nostra vita, la vita di tutti, credenti e non credenti, tanto credenti o poco credenti, potremo leggerla così. Credo che ci sentiamo sempre, tutti, più o meno (quest’anno forse di più), come se fossimo privi di qualcosa. Abbiamo in mano grandi POTERI (pensiamo la scienza, la tecnica, l’economia, le comunicazioni…), ognuno di noi ha il suo COMPITO (in famiglia, al lavoro, nella sanità, nella politica, nel volontariato a tutti i livelli, nella società) e ci viene chiesto di VEGLIARE (cioè ci viene chiesta responsabilità: quello che accade non è tutto colpa nostra, ma dipende da noi come poterlo vivere: la pandemia, il climatico, le crisi politiche, economiche, militari…).

E qui potremo fermarci e sentirci smarriti.

  • Questo mondo è più grande di quello che pensavamo.
  • Questo mondo è più forte di quello che pensavamo.
  • Questo mondo è più duro di quello che pensavamo.

Tanti si fermano qui e sono presi da vertigine, da angoscia, da pessimismo, da preoccupazioni…

Ma c’è un altro modo di vivere questo tempo…

Ce lo dice sempre GESU’ nei versetti successivi: VEGLIATE… VOI NON SAPETE QUANDO IL PADRONE DI CASA RITORNERA’.

Ecco la novità.

E’ la novità dell’AVVENTO e del NATALE, quelli veri (non quelli della pubblicità e del commercio): c’è Qualcuno da ATTENDERE!

C’è Qualcuno che vale la pena attendere

C’è Qualcuno. Non siamo soli in questo mondo, in questo universo, in questa stagione dura e difficile, in questa vita sempre più precaria di quello che vorremo.

…E RITORNERA’…

Anzi, per noi cristiani E’ GIA’ TORNATO. E’ GIA’ TRA NOI, anche se non ancora pienamente.

Non è lontano. Solo è invisibile agli occhi. Lo puoi vedere, si, ma solo con il cuore. Ma non con un cuore qualsiasi. Bensì con un cuore che ama. Che ama davvero. Che ama senza condizioni e senza riserve.

Certo, ci aiuta il presepio. Facciamolo.

Ci aiuta l’albero di Natale. Prepariamolo.

Ci aiutano le luminarie e i regali. Compriamoli (con sobrietà).

Ma soprattutto, non dimentichiamo la Persona più importante. Quel GESU’ DI NAZARET che ha detto: IO SONO LA VIA, LA VERITA’ E LA VITA… e ha anche detto: chi ama me, ami Dio e ami il prossimo. Allora, solo allora, sarà NATALE! Nel cuore e fuori…

Allora, solo allora, LUI VERRA’ e lo vedremo…

Allora, solo allora, solo quando saremo e vivremo da FRATELLI TUTTI, quel BAMBINO NELLA GROTTA, quella LUCE NEL NOSTRO CUORE, brilleranno davvero. E brillerà di nuovo il mondo. Tornerà a brillare il mondo. Perché la LUCE c’è.

Basta ALZARE LO SGUARDO verso il cielo…

Basta APRIRE GLI OCCHI verso i fratelli…

Basta ALLUNGARE LA MANO verso i poveri…

Basta ALLARGARE IL CUORE E LE BRACCIA a tutti…

Non è lontano. Non si farà attendere molto. Non ci lascerà mai soli. Non siamo già ora soliSolo se lo vogliamo