omelia del 29 marzo 2020
|5^ Domenica di Quaresima – CIO’ CHE VALE! – Poco più di un mese fa non avremo certo dato lo stesso valore e peso a queste letture che oggi ci parlano in modo diverso. Il tema della MORTE ci avvolge in questa crisi sanitaria, in modo forte. Le immagini prevalente ce lo raccontano, ce lo sottolineano, ci angosciano. E mentre aspettiamo che questa tempesta passi e ci sforziamo di mettere in campo le contromisure migliori possibili (scientifiche, mediche, politiche, economiche, sociali, internazionali), non possiamo non INTERROGARCI, farci domande. Forse in modo confuso, ma inevitabile: domande sulla vita, sulla morte, sul futuro. E sono le domande fondamentali che spesso forse abbiamo evitato di farci: chi siamo? da dove veniamo?dove stiamo andando? che senso ha e avrà la nostra vita e questo momento di vita? e dopo la morte cosa c’è?
Qui c’è la SCOMMESSA DELLA FEDE. Le risposte possibili infatti non sono mai definitive, non sono mai certezza, ma sono appunto FEDE, FIDUCIA, AFFIDAMENTO.
A chi ci affidiamo? A chi diamo fiducia? Chi o cosa crediamo?
Noi cristiani partiamo dalla SCRITTURA. Diamo fiducia a quelle parole, a quella Parola con la “P” maiuscola, crediamo che sia una Parola diversa.
Una Parola che viene da lontano, ed ecco EZECHIELE, profeta sommo del popolo ebreo, l’Antico Testamento, a cui il Signore fa riferire al suo popolo: ECCO, IO APRO I VOSTRI SEPOLCRI, VI FACCIO USCIRE DALLE VOSTRE TOMBE… FARO’ ENTRARE IN VOI IL MIO SPIRITO E RIVIVRETE… SAPRETE CHE IO SONO IL SIGNORE.
Non è la MORTE il nostro destino finale. Veniamo da Dio, dal suo SOFFIO vitale che non ci abbandonerà nella TOMBA, ma ci rimetterà in piedi in modo sorprendente e nuovo. E mentre piangiamo i nostri morti e temiamo la pandemia, e giustamente, però insieme siamo invitati a credere che per loro è iniziata la vita vera e per noi resta la sfida a non scambiare questa vita, fragile e passeggera, per l’unica vita!
È quello che ci dice SAN PAOLO parlando ai ROMANI: QUELLI CHE SI LASCIANO DOMINIARE DALLA CARNE NON POSSONO PIACERE A DIO. Cos’è questo “dominio della carne” se non questa illusione che solo questa sia la vita che vale? LASCIAMOCI DOMINARE DALLO SPIRITO, CHE CI DARA’ LA VITA VERA.
Ed eccoci a LAZZARO e a GESU’, nel VANGELO. Scena grandiosa, come sono tutte le scene ascoltate in queste domeniche. Dove il cammino a singhiozzo di GESU’ manifesta una intenzione didattica, un insegnamento. E contemporaneamente però questo GESU’ maestro, è anche il GESU’ che AMAVA MARTA, MARIA e LAZZARO, che si COMMUOVE PROFONDAMENTE due volte, che è TURBATO. Come noi e con noi. In GESU’ davvero DIO-E’-CON-NOI, come aveva detto e qui lo vediamo veramente. E oggi ne abbiamo tanto bisogno. E’ con noi in mezzo a questa pandemia. E’ con noi nelle corsie di ospedale, nei camioncini della Protezione civile, nelle auto dei carabinieri e della polizia, in tutti coloro che si stanno impegnando mettendo a rischio un po’ della loro vita, nelle nostre case diventate abitate in modo nuovo, dove le generazioni tornano a sostare a lungo insieme.
È con noi per dirci: VIENI FUORI DALLA TOMBA. Per togliere quelle BENDE che ci coprono gli occhi e non ci fanno vedere ciò che conta davvero, che ci legano le mani e non ci fanno fare il bene che vale la pena, i piedi e non ci fanno andare verso i fratelli da amare sempre e comunque, qualunque sia la loro nazionalità e provenienza.
GESU’ RESUSCITANDO LAZZARO ci mostra ciò che vale!
GESU’ offre nuove possibilità. GESU’ ci insegna a vivere, pregare, sperare. Cosa vale? Una vita spesa per gli altri, come ha fatto Lui.
Quali sono le nostre possibilità? Questa vita, l’unica che abbiamo è la possibilità che ci è offerta per amare, come ha fatto Lui.
Come vivere? Pregando, sperando, facendo ogni cosa come fosse l’ultima, perché per essere pronti nell’ultimo giorno dobbiamo essere pronti oggi, ora. Pronti a cosa? Pronti come?
Pronti ora. Pronti ad amare oggi. Pronti a sperare per domani.
Il domani di LAZZARO, che dura un tempo limitato.
Il domani di GESU’ che non avrà mai fine. Amiamo oggi per vivere nell’amore di Dio, il Dio di Gesù, per sempre!