Omelia del 29 dicembre 2019

SANTA FAMIGLIA – Anno A – VOCAZIONE PER TUTTI – Al mistero del NATALE, dopo la parentesi di anticipo PASQUALE con SANTO STEFANO, segue la DOMENICA DELLA SANTA FAMIGLIA. Splendida e opportuna festa che ci parla, insieme al NATALE e la PASQUA, del grande abbraccio che è l’amore di Dio per l’umanità.
Nella famiglia infatti – un papà, una mamma e un figlio – vediamo nel modo più immediato e semplice, non a caso, il riflesso dell’amore di Dio, il germe, la parentela, il punto di partenza e di arrivo. Qui siamo ben oltre quell’idea purtroppo oggi diffusa (anche dentro di noi!) che confonde il vero amore con quello “romantico” che non è amore, al massimo è innamoramento! L’amore romantico è pensato come qualcosa di ideale e di perfetto e quindi in realtà non esiste, ma nonostante questo lo cerchiamo in modo spasmodico passando da un rapporto ad un altro, evitando di impegnarci troppo, cercando tecniche, filosofie, chimiche o alchimie e finiamo sempre delusi e deludenti.
La SANTA FAMIGLIA invece è l’immagine che ci parla in modo semplice e immediato dell’amore vero! E’ la VOCAZIONE fondamentale dell’uomo e della donna, nel senso che “contiene” in qualche modo tutte le altre VOCAZIONI, tutti gli altri amori, tutte le altre fecondità che si possono esprimere nel cammino della vita e che la fantasia di DIO continuamente genera per il bene della Chiesa e dell’umanità. In essa c’è anche l’amore sacramentale vissuto dai sacerdoti, quello consacrato vissuto dai tanti religiosi e quello celibe di tanti uomini e donne.
E via con i tanti amori possibili, tutti buoni se vissuti nel Signore e nel desiderio di bene che si esprime nella fecondità. C’è amore vero se c’è fecondità! Solo così sarà davvero RISPOSTA alla chiamata di Dio. Siamo tutti chiamati ad essere come la “santa famiglia”, modello originante e originario.
L’amore è artigianale, ama ripetere Papa Francesco e lo capiamo bene guardando a MARIA e GIUSEPPE e a GESU’ BAMBINO. L’artigiano lavora con le sue mani, con la sua fantasia, con la sua intelligenza, con il suo cuore, con il suo tempo. Fa tutto lui, pezzo dopo pezzo, come mastro Geppetto di Pinocchio. Sono gesti piccoli, lenti, pazienti e portano al capolavoro. Ogni pezzo è unico!
Ecco allora che i consigli del LIBRO DEL SIRACIDE, prima lettura, diventano preziosi per vivere l’amore artigianale che la SANTA FAMIGLIA, ci ispira in ogni VOCAZIONE…
Essi esplicitano, non a caso, uno dei comandamenti, il 4°, ONORA IL PADRE E LA MADRE, come dire che la FAMIGLIA è davvero alla base di ogni cosa, soprattutto della vita e della religione. E’ l’amore al prossimo declinato sulla famiglia.
I FIGLI devono onorare e rispettare il PADRE, e la MADRE (ovviamente vale anche il contrario, ma generalmente è più facile e scontato, ma forse non è del tutto vero…) offre molteplici benefici dice l’autore sacro: ESPIA I PECCATI E LI EVITERÀ, LA PREGHIERA SARÀ ESAUDITA, ACCUMULERÀ TESORI, AVRÀ GIOIA, SARÀ ESAUDITO, VIVRÀ A LUNGO.
Come? CONSOLANDOLI, SOCCORRENDOLI NELLA VECCHIAIA, EVITANDO DI PROCURARE LORO DISPIACERI. Seguendoli anche se PERDONO IL SENNO.
Chi farà così OTTERRA’ IL PERDONO DEI PECCATI e RINNOVERA’ LA SUA CASA conclude l’autore.
Abbiamo poi SAN PAOLO AI COLOSSESI, la seconda lettura, la quale invece elenca le caratteristiche di chi ama così, ed è un altro elenco interessante.
Di SENTIMENTI: TENEREZZA, BONTÀ, UMILTÀ, MANSUETU-DINE, MAGNANIMITÀ, SOPPORTAZIONE e ancora il PERDONO (quanto importante è)…
Di FRUTTI che sono: la CARITA’, la PACE, il RINGRAZIARE.
Di ATTEGGIAMENTI, eccoli: LA PAROLA DI DIO ABITI IN VOI, ISTRUITEVI, AMMONITEVI, ancora GRATITUDINE, CANTO A DIO, TUTTO SIA FATTO NEL NOME DEL SIGNORE.
Di CONSEGUENZE: la SOTTOMISSIONE e l’AMORE. Paolo che è figlio del suo tempo applica la prima alle mogli e la seconda ai mariti, ma possiamo tranquillamente equipararle. E poi l’OBBEDIENZA dei figli ai genitori e la NON ESASPERAZIONE dei genitori verso i figli.
C’è molto da imparare dalla SANTA FAMIGLIA, da parte di tutti. Mettiamoci dunque alla sua scuola. Ne vale la pena.