Omelia del 27 agosto 2023

21^ Domenica del Tempo Ordinario/A – TU CREDI, IL RESTO VERRA’ – Pochi versetti in queste 3 letture, ma le questioni sono fondamentali per ogni credente, ma anche per ogni uomo e ogni donna.
Si perché tutti, in un modo o nell’altro, ogni giorno, ci facciamo queste domande che possiamo riassumere: CHI E’ DIO PER ME?
I giovani per chiedersi quale sia la strada migliore da percorrere nella vita. Gli adulti per restare fedeli alla strada intrapresa e gli anziani per chiedersi se abbiano percorso la strada giusta. Tutti poi a desiderare una vita piena, che superi ogni limite: vita eterna, pienezza, paradiso, ognuno la chiami come vuole, ma tutti la desideriamo nel profondo.

La vita reale, ogni giorno porta con se queste domande, perché ci trascina dentro tante contraddizioni. Ogni epoca storica ha le sue. Oggi forse la differenza non sta tanto sulla “qualità”o “quantità” (a parte la tendenza psicologica di noi adulti e anziani a pensare che la nostra giovinezza fosse migliore di quella di oggi: illusioni), quanto piuttosto sulla “conoscenza” (sappiamo in tempo reale quanti terremoti accadono nel mondo, quanti incendi, quanti morti negli incidenti stradali, quanti temporali e dove…).

La Scrittura da le sue risposte…, ma ci bastano?
Isaia all’ennesimo tradimento di Israele promette un nuovo RE, rinnova la promessa, UN TRONO DI GLORIA PER LA CASA DI TUO PADRE, ma di promessa in promessa, sembra che Dio poi queste promesse non sia capace di mantenerle.
San Paolo ai Romani, ricorda la GRANDEZZA DI DIO, COLUI PER MEZZO DEL QUALE SONO TUTTE LE COSE… Ma se Dio è così potente, dove è la sua potenza in mezzo a tutti i drammi della vita dell’umanità di ieri e di oggi?
Gesù nel Vangelo di Matteo, sta predicando il SUO REGNO e costruendo la SUA CHIESA alla quale darà addirittura le CHIAVI DEL REGNO DEI CIELI con tanto di potere di LEGARE E SCIOGLIERE, ma dove è questo Regno? Che Chiesa ha costruito GESU’ visti i tanti difetti, peccati, tragedie combinati dai suoi fedeli?
Possiamo ben dirlo. Con queste pagine (ma tutto il Vangelo è così), siamo al cuore della fede. E il cuore della fede… è la fede.

GESU’ non fa sconti ai DISCEPOLI e nemmeno a NOI.
Quali sono questi sconti? Ad esempio: I miracoli (della gente semplice): tu guariscimi e io credo… Il moralismo (dei farisei): io rispetto le regole e tu mi salvi… La libertà assoluta (di noi moderni) faccio quello che voglio, tanto tu mi perdoni…

VOI CHI DITE CHE IO SIA? TU SEI IL CRISTO, IL FIGLIO DEL DIO VIVENTE, dice PIETRO senza sapere bene quello che ha detto.
Se GESU’ è il FIGLIO DI DIO, se GESU’ è DIO tutto cambia! Dio è buono lo stesso, ma possiamo “vederlo”! Ma occorre crederci. Davvero: Il cuore della fede è la fede. Tu credi. Il resto verrà!!!
Verrà come Dio vuole! Il bene per me, per te, per noi, per tutti. Ma come ci arrivi, come ci arriveremo, come ci arriverà il mondo non è dato di sapere. Tu intanto credi!
Credi in Dio, credi nel Dio di Gesù, credi nel Dio dei Padri, credi nel Dio della Chiesa, credi in un Dio creatore e redentore.
Credere non è pretendere miracoli, credere non è ricevere un premio per la buona condotta, credere non è fare quello che si vuole tanto andiamo tutti in paradiso.
Credere è l’atto più serio e più bello, più umano e più divino, più travolgente e più coinvolgente che ci possa capitare e che possiamo far capitare. È dono e compito. È gratis e costosissimo. È vecchio e sempre nuovo.
Credere è quello che GESU’ ha chiesto ai DISCEPOLI, è quello che DIO ha chiesto ad ADAMO ed EVA, al POPOLO di ISRAELE, a tutta l’umanità. È quello che GESU’ chiede a noi. Oggi. Giovani, adulti, anziani che siamo. È quello che GESU’ chiede sempre a tutti!
Viviamo credendo e la nostra vita sarà diversa. Ora, domani e sempre.
Quando le cose vanno bene e quando le cose vanno male. Quando vedi il bene e quando vedi il male. Quando sei bravo e quando non combini niente. Quando i battezzati che fanno la Chiesa sono santi e quando sono peccatori. Quando c’è guerra e quando c’è pace…
Tu credi. Il resto verrà!