Omelia del 26 giugno 2022
|XIII domenica del Tempo Ordinario/C – LIBERTA’ VERA – Nel riprendere la lettura “semicontinua” del Vangelo di LUCA, dopo gli eventi e i racconti pasquali – il Vangelo che sta accompagnando questo nostro anno – siamo arrivati a un punto di svolta per Gesù, descritto così da LUCA: MENTRE STAVANO COMPIENDOSI I GIORNI IN CUI SAREBBE STATO ELEVATO IN ALTO, GESU’ PRESE LA FERMA DECISIONE DI METTERSI IN CAMMINO VERSO GERUSALEMME…
È bella questa DECISIONE di GESU’.
È bella perché ci parla del GESU’ VERO UOMO che ha bisogno di capire un poco alla volta… e quando capisce decide e va…
È bella perché ci parla del GESU’ VERO DIO che non teme di donare la sua vita, dopo averla limitata e quindi messa alla nostra portata…
È bella perché ci ricorda che tutti nella vita abbiamo un momento in cui dobbiamo prendere una DECISIONE… perché solo così la nostra vita acquista sapore, senso, preziosità, porta i frutti possibili…
DECIDERE significa prendere e lasciare. Per prendere devo lasciare. Per lasciare devo prendere… non posso avere tutto! In mezzo c’è tutta la questione della LIBERTA’ tanto cara al mondo di oggi, ai giovani di ogni generazione. Tanto cara a SAN PAOLO che ce ne ha parlato in modo provocante nella seconda lettura, la lettera ai Galati affermando che CRISTO CI HA LIBERATI PER LA LIBERTA’ (mentre spesso siamo portati a pensare che Cristo, Dio, la limita!!).
Sono tante le riflessioni che possiamo fare, eccone alcune….
Intanto LIBERTA’ fa rima con FELICITA’. Oggi ci appare chiarissimo ed è vero. Solo chi è libero è davvero felice, ma cosa significa essere liberi?
La LIBERTA’ ci parla di DIO. Dio è il libero assoluto. Lui solo è capace di quella libertà da ogni limite, che a noi piace tanto, ma che in mano nostra diventa drammatica. L’uomo che si pensa e si vuole libero da tutto e da tutti è destinato a morire di libertà. Noi non siamo Dio e la nostra è una libertà diversa.
La LIBERTA ci parla dell’UOMO. L’uomo è libero solo quando accetta di non poter fare e avere tutto e sceglie, decide, appunto. Prende qualcosa e lascia altro. Oggi lasciare qualcosa ci fa paura, ci sembra che resteremo vuoti, mancanti, impoveriti. È invece esattamente il contrario, ma lo possiamo capire solo nell’orizzonte di Dio. Se non c’è Dio nel nostro orizzonte diventa drammatico. Se c’è Dio è bellissimo.
Se non c’è Dio la vita mi consegnerà sempre fallimenti, perdite, rinunce, alla fine la morte e il nulla.
Se c’è Dio la vita non mancherà di mostrare le tante cose belle che possiamo fare e avere, senza la paura di quelle che non faremo o non avremo perché a ciò che manca o mancherà ci penserà Lui!
La FERMA DECISIONE di GESU’ è la decisione dell’AMORE! La vita donata, tutta e per sempre, è veramente libera, esprime una libertà vera, perché liberata da Lui, dal suo doppio si a DIO e all’UOMO.
E GESU’ MANDA i suoi.
Ecco la nostra libertà: Accettare la proposta di GESU’, il suo “MANDATO”, la sua VOCAZIONE, la sua Chiamata che deve diventare nostra Risposta. Solo così tutto si comprende…
Ma deve essere un SI coraggioso che taglia i ponti…
TI SEGUIRO’ OVUNQUE TU VADA, dice uno, e GESU’ risponde: sei proprio sicuro di quell’OVUNQUE? Il si per sempre oggi fa paura, mentre invece è l’unico modo per amare davvero.
Innanzitutto nel Battesimo accettato “per sempre” che per alcuni poi diventa vita consacrata (cioè donata) nel Matrimonio (oggi Festa della Famiglia) o Vita consacrata (cioè donata) nell’essere prete, religioso, religiosa, o comunque donata a Dio nelle infinite sfumature personali o pubbliche che sono possibili e che Dio sempre inventa per ognuno.
Il modo è importante, ma quello che conta è che ci sia una DECISIONE, un prendere sul serio la libertà vera, quella di lasciare qualcosa e prendere qualcos’altro… senza che nemmeno i nostri affetti (i MORTI) o i nostri possessi (gli ARATRI) ci distraggano dall’obiettivo fondamentale: SEGUIRE DIO, sempre, comunque… anche sbagliando, ma se seguo DIO, anche gli errori possono diventare strade buone.
Davvero questa LIBERTA’ che DIO ci ha donato è bella e vale la pena, ma è importante che sia riferita a Lui e mai fine a se stessa.