Omelia del 26 febbraio 2023

1^ Domenica del Tempo di Quaresima/A – DUE VIE – Penso che come cristiani consapevoli, siamo ormai tutti (tutti?) abbastanza consapevoli del valore da dare ai racconti della GENESI. Non ci dice il “come” delle cose, ma il “perché”. E c’è una bella differenza.
Perché esistiamo? Prima risposta: perché siamo stati creati da Dio.
Perché esiste il male? Seconda risposta: perché siamo liberi ed essendo creature, da soli non possiamo arrivare a Dio.
Ecco che, sia il racconto della prima lettura, la Genesi appunto, che il Vangelo ci fanno iniziare la Quaresima contemplando e prendendo coscienza, consapevolezza, di una realtà vera, tremenda e drammatica che ci riguarda tutti: il MALE. Il male dentro di noi, la limitatezza della nostra libertà e il male fuori di noi, questa misteriosa presenza rappresentata con il SERPENTE nella Genesi o chiamata TENTATORE o DIAVOLO (divisore) nel Vangelo.
Per quanto scomoda possa essere non la possiamo ignorare. Anche se il modo migliore con chi l’Avversario agisce è proprio nascondersi, cercare di essere ignorato, convincerci che non esiste.
Una prima verità che la Prima domenica di Quaresima ci consegna dunque è che il male esiste, ci abita, è presente nella nostra vita. Ignorarlo è la prima sconfitta. Prenderne coscienza è l’inizio della vittoria. Non dobbiamo avere dubbi su questa verità fondamentale che ci può portare alla fede, alla ricerca di una salvezza non dentro di noi (impossibile, illusoria, strategicamente utile al Tentatore per imbrigliarci nelle sue menzogne), ma una salvezza fuori di noi, un dono dunque, unica via di salvezza.
La seconda grande verità dunque che la Prima domenica di Quaresima ci consegna è che Dio non solo esiste, ma viene per salvarci, per portarci l’unico dono necessario, la salvezza. Necessario perché non possiamo autocostruircelo.
San Paolo nella seconda lettura ai Romani ce lo dice in modo molto diretto: A CAUSA DI UN SOLO UOMO IL PECCATO E’ ENTRATO NEL MONDO… grazie all’OBBEDIENZA DI UN SOLO UOMO, GESU’ CRISTO, TUTTI SONO COSTITUITI GIUSTI. Questo rapporto UNO/TUTTI non dobbiamo intenderlo come semplicemente rapporto tra causa ed effetto, ma in modo simbolico, come un modo per dire che ci riguarda.
Il male riguarda tutti, ma anche la salvezza riguarda tutti.
Il male ci dice di una liberta vera, ma limitata e ferita.
Il si di GESU’ ci dice di una libertà guarita e resa capace di Dio e della sua salvezza, messa a disposizione di tutti!

Quando nel Vangelo ci viene detto che LO SPIRITO CONDUSSE GESU NEL DESERTO ci viene detto come la vita umana, la nostra vita, perché GESU’ la condivide, è abitata dallo SPIRITO, da Dio, che ci accompagna (e a volte ci conduce) anche nel DESERTO, ci lascia entrare nei deserti della vita (prove, malattie, sconfitte, insuccessi, delusioni…), dove, riconoscendo e sperimentando i nostri limiti, le nostre fragilità, le nostre mancanze, le TENTAZIONI del male esterno, che diventano tentazioni interne, noi abbiamo spalancata una possibilità: dire di no al male e dire di si a Dio!
GESU’ con il TENTATORE, non si lascia sviare, dividere dal suo Padre, ma rimane fedele, risponde con la Parola di Dio, e alla fine GLI ANGELI, Dio stesso, si prenderà cura di Lui.

Dio si prenderà cura di noi, anche quando la vita diventerà DESERTO, anche quando si presenterà il TENTATORE, che ci prende per il corpo (la fame, i sensi), per la religione (provocare, pilotare Dio) o per l’ambizione (dominare il mondo).
Anche a noi sono prospettate DUE VIE, fare a modo nostro (in fine è però fare a modo del Diavolo) oppure fidarci di Dio, di un Dio che promette di prendersi cura di noi, succeda quel che succeda.
La Quaresima è l’occasione, ogni Quaresima, per dire che deve accadere ogni giorno, di prendere in mano la nostra santa e fragile libertà e dire di SI a Dio, dire di SI alla certezza che Lui si prenderà cura di me, di noi, di tutti, se sapremo allungare la mano non per PRENDERE la MELA, ma per RICEVERE il dono della salvezza.
Cosa ci conviene? Cosa è preferibile?
Ognuno deve dare la sua risposta. Ma mi sembra evidente che la risposta che vale è una sola. GESU’ nel Vangelo ce la indica, la offre, la dona. Seguiamo Lui. Avremo gli ANGELI a nostro servizio.