Omelia del 25 luglio 2021
|Domenica 17^ del Tempo Ordinario/B – NONNI E ANZIANI…ADULTI E GIOVANI: INSIEME – Oggi è la 1^ Giornata dei nonni e anziani voluta da Papa Francesco. Ogni anno, nella domenica più vicina alla festa dei SANTI GIOACCHINO E ANNA, nonni materni di GESU’ il Papa vuole che dedichiamo una domenica in modo speciale.
Faremo preghiere, e distribuiremo il messaggio del Papa a tutti (e invito soprattutto i più giovani a prendere una copia per i nonni che non sono potuti venire a Messa per portargliela, magari proprio oggi, a casa, insieme con la preghiera).
Intanto va ricordato che quando ci sono delle domeniche dedicate a qualcuno è solo per ricordarlo meglio, perché ogni domenica è sempre dedicata a TUTTI, come ci ricorda bene oggi San Paolo, nella seconda lettura, dalla Lettera di San Paolo apostolo agli Efesini: UN SOLO DIO E PADRE DI TUTTI, CHE E’ AL DI SOPRA DI TUTTI, OPERA PER MEZZO DI TUTTI ED E’ PRESENTE IN TUTTI. E’ chiarissimo: TUTTI siamo di Dio, chiamati da Lui, chiamati a rispondere, singolarmente e insieme, senza distinzione (età, di sesso, di ogni condizione, potremo anche dire di religione).
Ma è chiaro che quando c’è una “giornata dedicata” è perché c’è una dimenticanza o c’è un problema.
Nel suo MESSAGGIO il Papa, come spesso fa, si mette dentro la categoria. È molto bello. Lui è un anziano e non ha paura di considerarsi tale e di dirlo (primo insegnamento). Oggi la condizione anziana a cui aggiunge la sottocategoria dei “NONNI” dobbiamo riconoscerlo tende ad essere dimenticata, trascurata, svalorizzata (e qui ricorda la condizione di GIOACCHINO e ANNA che vivevano una situazione di dimenticanza, di solitudine, di notti insonni, a causa della loro età e anche per altri motivi).
Poi il Papa non dimentica un altro aspetto importante oggi, forse il motivo principale per cui ora ha deciso di istituire questa festa: la PANDEMIA ha “picchiato” duro proprio sugli ANZIANI, su di voi NONNI e ANZIANI, che più di tutti vi siete ammalati e molti sono mancati lasciando soli mariti, mogli, figli, nipoti. E’ una delle brutte eredità di questi anni che non possiamo dimenticare (è anche per questo che è dovere morale vaccianarci tutti, per non far ammalare ancora le persone fragili come gli anziani e farli morire, oltre a rischiare anche noi: la vita non è nostra!!).
Che ci sia in fine una DOMENICA dedicata a NONNI e ANZIANI, per tutta la chiesa è un modo per ricordare quello che spesso già accade (o dovrebbe sempre accadere): la domenica soprattutto, ma non solo ovviamente, dovrebbe essere dedicata e spesso (per fortuna) è dedicata, perché le famiglie, figli e nipoti si ritrovano insieme con NONNI e ANZIANI, a mangiare insieme (magari a mezzogiorno da quelli materni, alla sera da quelli paterni, per chi ce li ha ancora).
Quante volte il Papa ne parla.
E quante volte ha richiamato la necessità di ritrovare e aiutare soprattutto i giovani a riscoprire l’importanza del legame con gli anziani, del dialogo con essi, dell’interconnessione tra le generazioni.
Nella lettera dedicata ai giovani Christus vivit di qualche anno fa, un giovane delle isole del Pacifico usò una bella immagine che al Papa piacque: la canoa, dove i giovani forti remano, e gli anziani saggi indicano la direzione. Anche nelle nostre famiglie e nelle nostre parrocchie dovremo riscoprire e/o custodire sempre questo legame, momenti dove metterci insieme. Non solo giovani con giovani e anziani con anziani, ma anche giovani con anziani.
Nel Vangelo di oggi troviamo poi una situazione che potremo leggere in questo senso. C’è un RAGAZZO che ha portato CINQUE PANI D’ORZO E DUE PESCI, forse glieli ha preparati la NONNA, e li mette a disposizione con la generosità tipica dei GIOVANI quando sono stimolati. GESU’, come già aveva fatto ELISEO (lo abbiamo ascoltato nella prima lettura, dal secondo libro dei Re), insieme ai DISCEPOLI fa in modo che basti per tutti e mi piace pensare a quella FOLLA come anche a tanti ANZIANI affamati non solo di pane, ma anche di speranza, come tutti del resto. Insieme, il pane basta. Messo insieme il pane basta. Messo in comune, sentendoci insieme un’unica famiglia, con GESU’ al centro, la vita sazia, la vita è sufficiente, la vita diventa buona per tutti, anzi abbondante, tanto che di quel pane ne AVANZA molto.
Ci sono tanti altri aspetti che andrebbero approfonditi nel Vangelo, ognuno lo potrà fare per conto suo, come pure in questa festa “nuova” e antica. Nel Messaggio di Papa Francesco, troverete tanti altri spunti.