Omelia del 25 giugno 2023
|12^ domenica del Tempo Ordinario/A – TRE PICCOLE GRANDI LUCI – Abbiamo ascoltato una pagina di Vangelo apparentemente minore, in realtà nessuna pagina del Vangelo è minore per noi credenti.
Tante piccole sottolineature, come piccole finestre che si aprono davanti all’immenso panorama di DIO e del suo rapporto con noi!
Tante piccole luci che si accendono a tratteggiare un volto nella notte, come accade adesso con certi spettacoli di luci notturne realizzati con i droni che volano nel cielo buio.
Un volto di DIO che a volte è diretto e a volte è indiretto.
A volte parla di sé per donarci speranza.
A volte parla di noi, per farci capire chi è Lui.
La prima piccola luce è in quel NON ABBIATE PAURA. Quante volte torna nella Bibbia e nel Vangelo. Oggi per ben 3 volte. Non si vive bene nella paura, tanto meno nella paura di Dio. E GESU’ ce lo dice chiaramente. La vita di fede, la vita del cristiano deve essere una vita senza paura. La paura principale, la madre di tutte le paure, è certamente la paura della morte. Qui GESU’ è molto chiaro: NON ABBIATE PAURA DI QUELLI CHE UCCIDONO IL CORPO. La morte non deve farci (troppa) paura (siamo umani, questa è la nostra sola vita, è normale avere paura). Il senso dell’invito di GESU’ è di non essere prigionieri della paura, non essere bloccati dalla paura, non lasciarci condizionare dalla paura. Paura della MORTE DEL CORPO che tra l’altro ci porta a dimenticare la “vera” paura che non dovrebbe mancare in noi, la paura del “diavolo”, la paura del male che conduce alla MORTE DELL’ANIMA, la quale conduce alla GEENNA, cioè all’inferno. Forse potremo meglio dire che ti lascia all’inferno, se questa vita, questa terra, questo mondo, da soli, senza DIO questo sono “inferno” e questo restano…
Aiutaci Signore, a non avere paura. Noi da soli non siamo capaci!
La seconda piccola luce è quel VOI VALETE PIU’ DEI PASSERI.
Potrebbe anche sembrare un confronto ingeneroso. Ma va completato con le altre sottolineature. Se anche i passeri vivono e cadono sempre nell’orizzonte, nelle mani di Dio, allora anche loro sono preziosi.
Per noi valgono poco DUE PASSERI, solo UN SOLDO, eppure anche la loro vita è nelle mani di DIO. Non è precisa la traduzione del Vangelo: “nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre vostro”, letteralmente è “nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il Padre vostro”, senza che il Padre non sia con loro. Nulla è senza la presenza di Dio, che tutto accompagna. Se questo accade per i PASSERI, non può non accadere per noi! VOI VALETE PIU’ DI MOLTI PASSERI. Anzi anche i CAPELLI, pur insignificanti e numericamente impossibili da contare, sono conosciuti e contati. Tutto e tutti siamo sostenuti da Dio, accompagnati da Lui, viviamo e moriamo immersi in Lui, di quella vita e quella morte del corpo che sono due facce della stessa medaglia, della nostra natura, del nostro normale modo di essere di cui non avere paura.
Aiutaci Signore a sentire che ai tuoi occhi noi valiamo, sempre!
La terza piccola luce è quel VOI DITELO NELLE TERRAZZE.
I discorsi di GESU’ sono ancora “nelle tenebre” nell’”orecchio”, nel senso che sono annunciati con chiarezza solo ai discepoli. Spetta a loro, dopo la Risurrezione, ricevuto lo Spirito Santo, diventare LUCE, ANNUNCIATORI NELLE TERRAZZE. Non avranno più paura, pur nella loro piccolezza e poca significanza, saranno portatori di un messaggio rivoluzionario per tutta l’umanità, per tutto il mondo. Non è GESU’ che arriva direttamente al mondo, ma manda la sua CHIESA. È un altro attestato enorme di fiducia verso di noi, verso l’umanità, verso la nostra libertà. Solo così, solo se è nelle nostre mani, sarà un annuncio libero, sarà un annuncio che non obbliga, non costringe, non schiaccia. Certo rischiando seriamente, come spesso è accaduto, di restare infangato dalle colpe, dai peccati, dagli sbagli degli uomini e delle donne della Chiesa. Ma Dio non ha paura di servirsi di noi.
Aiutaci Signore ad essere testimoni coraggiosi del tuo Vangelo.
GEREMIA nella prima lettura, SAN PAOLO ai Romani, nella seconda lettura, sono due testimoni autorevoli che non hanno avuto paura; consapevoli di essere poco, ma di valere molto; di questo coraggio dell’annuncio anche quando è scomodo.
Signore aiutaci ad essere anche noi così. Sempre!