Omelia del 23 ottobre 2022

XXX Domenica del Tempo Ordinario/C – VITA BUONA: AFFIDIARSI A DIO! – Domenica scorsa ci eravamo lasciati con un GIUDICE DISONESTO, nel Vangelo, questa domenica ripartiamo ancora da un GIUDICE, stavolta nella prima lettura, tratta dal libro del Siracide, che applica questa immagine a DIO, ma è un giudice diverso! Infatti subito aggiunge: PER LUI NON C’E’ PREFERENZA DI PERSONE, NON E’ PARZIALE A DANNO DEL POVERO E ASCOLTA LA PREGHIERA DELL’OPPRESSO e aggiunge anche gli ORFANI e le VEDOVE, per poi concludere con un’altra bella immagine: LA PREGHIERA DEL POVERO ATTRAVERSA LE NUBI…
POVERI, OPPRESSI, ORFANI, VEDOVE sono spesso elencati nella Bibbia a rappresentare tutti i più fragili, le vittime frequenti della cattiveria e della superbia umana e, viceversa sono le categorie privilegiate da Dio, come privilegiata è la loro preghiera.
Certo subito potremo fare una considerazione: spesso non sembra proprio che Dio li privilegia, li ascolta, li difende… Spesso la nostra esperienza è diversa: gran parte di loro viene e continua a venire sopraffatta. Vedi anche oggi il caso della guerra in Ucraina, solo per citare il fatto più raccontato oggi dai media.
Ci viene allora in aiuto la seconda lettura, San Paolo che scrive a Timoteo il quale riconosce che, per tutti come per lui, la vita è una BATTAGLIA BUONA. Ma come e quando possiamo considerarla “battaglia buona”? Sempre Paolo: Quando TERMINATA LA CORSA CONSERVIAMO LA FEDE e tutto questo constatando che – e siamo forse al punto centrale del suo e del nostro ragionamento – STA PER ESSERE VERSATO IN OFFERTA.
DIO non lo esclude dalle sofferenze, non lo tira fuori dalla prigione, dal TRIBUNALE iniquo, non gli evita la ingiusta morte, non lo LIBERA DALLA BOCCA DEL LEONE. Ci sarà, è questo è decisivo e Paolo ne è certo, LA CORONA DI GIUSTIZIA, Dio davvero è GIUDICE GIUSTO (cf prima lettura), non solo per lui, ma per TUTTI COLORO CHE HANNO ATTESO CON AMORE LA SUA MANIFESTAZIONE. Lui crede però fermamente che IL SIGNORE LO LIBERERA’ DA OGNI MALE E LO PORTERA’ IN SALVO NEI CIELI.
Per noi è difficile, possiamo dire impossibile – per questo abbiamo avuto bisogno di GESU’ – eppure tutto questo è comprensibile e credibile solo se allarghiamo lo sguardo della nostra vita oltre, oltre il confine limitato del tempo e dello spazio, di questa vita, di questo mondo. Ma solo con GESU’ possiamo farlo!
Sempre Paolo ricorda che IL SIGNORE MI E’ STATO VICINO, MI HA DATO FORZA e appunto, come già detto, lo HA LIBERATO, LO HA PORTATO IN SALVO NEI CIELI…
E tutto questo perché? Perché lui POTESSE PORTARE A COMPIMENTO L’ANNUNCIO DEL VANGELO E TUTTE LE GENTI LO ASCOLTASSERO.
Non conta una vita bella o brutta, lunga o breve, ricca o povera, non conta soffrire o gioire, per Paolo conta ANNUNCIARE IL VANGELO A TUTTI, essere messaggero di Dio per tutti…

Ma cos’ha di così speciale il Vangelo? Ce lo spiega GESU’ stesso nella pagina di Vangelo che abbiamo ascoltato. La buona notizia che Lui ha portato sulla terra è racchiusa in quella semplicissima parabola dei DUE UOMINI CHE SALIRONO AL TEMPO A PREGARE: IL FARISEO E IL PUBBLICANO.
Sono i 2 prototipi di umanità possibili. Quelli che vediamo ogni giorno, quelli che lottano dentro di noi in tante forme e in tante salse..
• Il FARISEO è l’uomo religioso apparentemente perfetto, è l’uomo più in generale riuscito che si è fatto da sé, che ha tutto. Quando prega pensa a se stesso e soprattutto disprezza gli altri. Va davanti a Dio, ma pensa a se stesso e si autogiustifica, si autoesalta. Ha già la sua ricompensa e dura lo spazio di una vita!
• Il PUBBLICANO, esattore delle tasse, ladro autorizzato dal potere (lavora per conto del più forte, i Romani, e può approfittare ingiustamente), invece prega in modo radicalmente diverso: ABBI PIETA’ DI ME PECCATORE. Va davanti a Dio con verità, non si nasconde, ma riconosce i suoi peccati, si umilia. Riconosce di avere bisogno di Dio, l’unico che salva e perdona!
Chi si riconosce povero, bisognoso, peccatore, chi ammette che la vita non basta, chi si fida e si affida a Dio, costui sarà GIUSTIFICATO, salvato, riceverà vita buona per l’eternità!!
I poveri che hanno meno zavorra, meno superbia, sono facilitati.