Omelia del 20 marzo 2022
|3^ Domenica del Tempo di Quaresima/C – C’E’ SEMPRE SPERANZA:ADESSO! – Le letture di oggi ci danno l’occasione per una riflessione ampia sul senso della vita e sul senso della fede, o meglio sul senso della vita alla luce della fede. Si, perché spesso noi rischiamo fare il contrario: leggere la fede alla luce della vita (= categorie mondane), o peggio la vita alla luce di una fede sbagliata o per lo meno un po’ parziale.
Intanto abbiamo il grande episodio del Roveto ardente, nella PRIMA LETTURA, siamo nell’Esodo. MOSE’ ci rappresenta perché: segnato dalla vita, non si accorge che in realtà la sua SITUAZIONE è sempre stata di uno accompagnato da Dio, fin dalla nascita. Avrà bisogno di questo evento misterioso e affascinante, IL ROVETO CHE BRUCIA E NON SI CONSUMA, per scoprire 2 CONSEGUENZE:
1) Dio non ci abbandona e a volte si fa presente in modo sorprendente.
2) Dio ha sempre per noi una nuova chiamata, un nuovo compito, una nuova strada, una liberazione.
Possiamo definire questa situazione e queste conseguenze l’impianto fondamentale della vita, in ogni epoca, non dobbiamo dimenticarlo e possiamo usarlo come una “griglia” di lettura di ogni momento della vita, di ogni epoca della vita, di ogni età della vita. Quindi nessuno, mai, è escluso da tutto questo e nessuno è mai autorizzato a fare classifiche, tipo: una volta era meglio di oggi, i giovani sono peggiori di noi; oppure letture catastrofiche: non c’è più futuro, non c’è più speranza; o ancora applicare a Dio i nostri clichè, da pessimisti o da indifferenti, tipo: ci castiga, o si disinteressa, o non esiste.
Dico questo in riferimento alla cronaca di oggi che potrebbe portarci a leggere i fatti e leggere Dio in modo parziale e limitato, come a volte sento o leggo (qualcuno ha anche scomodato le piaghe d’Egitto!).
A questo punto possiamo entrare nelle altre 2 letture e coglierne, ovviamente alla luce di tutta la Scrittura e la Tradizione della Chiesa che questa Scrittura legge, medita e interpreta, senza cadere nella trappola del “letteralismo” che stacca un versetto e lo assolutizza diventando “fondamentalismo”!
Intanto SAN PAOLO: I NOSTRI PADRI… PER LA MAGGIOR PARTE NON FU GRADITA A DIO E PERCIO’ FURONO STERMINATI! TUTTO CIO’ ACCADDE A LORO COME ESMPIO PER NOSTRO AMMONIMENTO… caro quell’ammonimento, peraltro per noi sulla loro pelle… Però quanto ci affascina questa apparente logica: ti comporti bene? Sei premiato! Ti comporti male? Sei castigato! (semplice…). Ovviamente nella maggior parte dei casi noi ci comportiamo bene (a nostro giudizio!) e gli altri, sempre gli altri, si comportano male (a nostro giudizio!)…
Poi quegli ALCUNI del VANGELO che chiedono a GESU’: I GALILEI UCCISI DA PILATO ERANO PECCATORI hanno certamente fatto qualcosa per meritare di essere uccisi. Questo ci aiuta a sentirci innocenti e migliori! Oppure le DICIOTTO PERSONE UCCISE DAL CROLLO DELLA TORRE DI SILE pure devono aver avuto qualche COLPA da essere stati così castigati da Dio.
Oggi, applicando questa logica dovremo dire (e qualcuno lo pensa e qualcuno anche lo dice): quelli morti di Covid sono stati castigati… Gli ucraini se la sono meritata… e poi possiamo allargare ad ogni situazione di vita, la nostra vita: i fallimenti, le malattie, gli imprevisti, le tragedie, gli incidenti, i fatti senza una spiegazione… Dio ci castiga, Dio ci punisce, Dio ci rende male per male…
GESU’ ha una sola risposta: NO! Non è così. Non funziona così la vita, non funziona così la fede. Dio non agisce in questo modo. NO.
GESÙ è morto per tutti e non è sceso dalla croce, ma ha portato la sua e tutte le croci del mondo. Ha patito la sua morte e tutte le morti giuste e ingiuste. Quando muore un innocente GESU’ muore con lui. Quando soffre un innocente GESU’ soffre con lui. Ma possiamo allargare: quando soffre e muore un uomo o una donna, un bambino o un giovane, un adulto un anziano, un giusto o un colpevole (!), sempre e comunque GESU’ soffre e muore con lui e per lui!
Questo è venuto a dirci. Questo è venuto a fare. Questo celebriamo ogni anno a PASQUA. Questo è il Vangelo. Questa è la fede cristiana.
La vita certo è piena di croci e di eventi tragici. Ma non siamo soli, non siamo senza luce, non siamo mai abbandonati. GESU’ E’ IL VIGNAIOLO BUONO che sempre si prende cura di noi!
C’è solo una eccezione e una variabile: il mio si e il tempo!
GESU’ è venuto per la mia salvezza, ma io devo lasciarmi salvare.
Quando? ADESSO. Adesso devo cambiare, adesso devo credere, adesso devo lottare col peccato, adesso devo lasciarmi amare da GESU’, adesso devo perdonare, adesso devo fare la pace, adesso… non domani!!!. E tu lo stai facendo… adesso?