Omelia del 20 gennaio 2019

2^ Domenica del Tempo Ordinario – Anno C
CON TE LA VITA E’ DAVVERO FESTA!
Oggi il Vangelo ci propone quello che possiamo considerare il SECONDO PASSO che Gesù fa in modo PUBBLICO. Il primo lo abbiamo visto domenica scorsa, il BATTESIMO AL GIORDANO. Oggi invece siamo a CANA durante la famosa FESTA DI NOZZE.
E’ il primo miracolo di Gesù. E mentre il Battesimo possiamo dire che ci aiuta a capire CHI E’ GESU’, questo secondo passo, questo miracolo simpatico e bello Nozze di Cana ci aiuta a capire COSA FA GESU’, o cosa vorrebbe fare con NOI e con TUTTA l’umanità.
Vuole – vorrebbe – che la nostra vita sia una FESTA BELLA, riuscita, gioiosa. Dove non viene a mancare il VINO BUONO, non per ubriacarci, ma per brindare, per celebrare davvero un nuovo amore e una nuova famiglia, come accade per tutti gli sposi.
Ma qui gli sposi, sono speciali (infatti nel testo gli sposi “veri” non vengono quasi neanche citati) che siamo NOI e DIO, l’UMANITA’ e il suo SIGNORE.
La nostra vita, il Signore vuole che sia una festa, una festa gioiosa e una festa riuscita. E cosa meglio del “VINO” può esprimere tutto questo? Perché Dio vuole questo?
Innanzitutto ce lo ricorda Isaia nella Prima lettura: PER AMORE. Perché Dio ci ama profondamente! NON TROVERA’ RIPOSO fino a quando non riuscirà a far RISPLENDERE questo suo amore per noi. Dio con noi vuole GIOIRE davvero come UNO SPOSO PER LA SUA SPOSA.
E San Paolo ai Corinzi, seconda lettura, ricorda la misura, l’abbondanza di questo amore che è unico, UNO SOLO E’ LO SPIRITO, ma diventa un dono diverso dato a CIASCUNO secondo una VARIETA’ DI CARISMI che soddisfa tutti.

Entriamo allora dentro questa festa speciale. Ne ricavo tre insegnamenti importanti, tra i tanti, per la nostra vita e per i giovani:
1) NON HANNO PIU’ VINO. E’ la prima nota stonata, ma ci dice una cosa importante che dovremo ricordare tutti e ricordarla ai nostri giovani. Da soli noi restiamo senza vino. Senza Dio la nostra vita non potrà essere pienamente felice. Ma ne siamo convinti? Oggi molti vivono senza Dio, o come se Dio non esistesse. Sono più felici loro o siamo più felici noi? Voi in quanto credenti siete felici? Spesso ci lamentiamo perché i giovani non vengono a Messa, sono poco credenti (o pensiamo che lo siano)… Ma noi che credenti siamo? Siamo abbastanza felici da far sorgere la domanda o il dubbio: da dove viene la loro gioia? Occorre fede. Donaci o Signore la fede. Donala a noi adulti per mostrare la gioia che tu ci doni. Donala ai nostri giovani per desiderare la gioia che Tu prometti.
2) LA MADRE DI GESU DISSE NON HANNO VINO. E’ Maria che si accorge. Scopriamo la grande importanza di Maria nella vita nostra. Una importanza che a Natale comprendiamo e vediamo molto bene, ma se ci pensiamo, in silenzio, lei accompagnando tutta la vita di Gesù e restando sotto la croce ci appare evidente. Maria è il nostro intermediatore fondamentale. Non è che Dio sia distratto. E’ che noi siamo “ubriachi” e non ci accorgiamo, ma soprattutto non chiediamo. E Dio non obbliga, ma pazientemente attende. Ma sapendo la nostra fragilità, ha messo una SENTINELLA. Maria è la nostra sentinella. Non è una presenza facoltativa. Ma fondamentale. Maria, fai da nostra sentinella. Fai da sentinella ai nostri giovani. Soprattutto per il Matrimonio, aiutali ad accorgersi che da soli, senza Dio (perché non sposarsi in Chiesa significa vivere l’amore senza o “con poco” Dio), la gioia si esaurisce in fretta. E aiuta noi adulti a non illudere i giovani che prima di sposarsi bisogna che tutto sia pronto (la laurea, il lavoro, la casa, il vestito, i fiori, il pranzo, il viaggio di nozze…) e così non si sposano più. Oppure essere sicuri, provare e riprovare e si arriva al vivere insieme senza fede, con poca fiducia che Dio abbia qualcosa di più da dare. Aiutaci Maria a non illudere i nostri giovani.
3) RIEMPITE D’ACQUA LE GIARE DICE GESU’. Chi si fida e si affida di Gesù, con mezzi semplici, l’ACQUA, ma abbondanti, FINO ALL’ORLO, si ritroverà la vita, le ANFORE, piene di VINO BUONO. La vita piena e bella dipende da quanto ci fidiamo di Gesù. Se la fede resta ai margini della vita, rischiamo di lasciare fuori l’ospite più importante. E nella vita di coppia, il sacramento del Matrimonio è proprio l’invito alle nostre nozze recapitato direttamente a GESU’. Quando nasce l’amore, non dimentichiamo o non rinviamo troppo di invitare l’ospite più importante. Solo lui porta VINO BUONO e ABBONDANTE. Gesù convinci ognuno di noi. Grazie.