Omelia del 19 maggio 2019
|5^ domenica del Tempo di Pasqua/C – UN AMORE COSI! – Con questa breve pagina di Vangelo torniamo per un attimo nel Cenacolo e torniamo nel clima cupo dei giorni precedenti la crocifissione e morte di Gesù. È il cenno di GIUDA, colto nell’attimo immediatamente dopo che ha chiuso la porta del Cenacolo per andare a tradire GESU’, che ce lo ricorda con tutto il suo misterioso dramma.
Ma è l’occasione per riascoltare le parole potenti di GESU’ ricordate da uno dei protagonisti, GIOVANNI, che era proprio li, seduto accanto, con la forza della sua giovane età, i sogni e le speranze che di li a poco sembreranno infrangersi, ma che lo vedranno comunque – unico tra i discepoli – restare fermamente vicino al maestro con quegli slanci un po’ pazzi di cui solo i giovani sono capaci. E quali sono queste parole? Eccole: VI DO UN COMANDAMENTO NUOVO: CHE VI AMIATE GLI UNI GLI ALTRI. COME IO HO AMATO VOI!
Sono parole che dicono quello che aveva appena fatto GESU’, tra l’altro anche a GIUDA: LAVARE I PIEDI! E dicono quello che poi accadrà veramente sulla CROCE! E dicono quello che, proprio in quella sera e in quel luogo, GESU’ chiederà di rendere “memoriale”, introducendo una nuova CENA, una nuova PASQUA, attraverso l’EUCARISTIA: FATE QUESTO IN MEMORIA DI ME!
Qui diventa comprensibile la cosa più sconvolgente che sarà visibile con gli occhi della fede sulla CROCE: in GESU’, DIO si mostra e mostra il suo cuore di Padre vero, totale, che ama. Ama me, ama te, ama tutti, anche i traditori, anche i diversi, anche i lontani, anche i nemici, tutti comunque sempre peccatori! Ama ogni uomo.
I 10 comandamenti, diventati 8 beatitudini e poi diventati 2 comandamenti, diventano UNO, uno solo quello che li riassume tutti e – sorpresa tra le sorprese – al primo posto non c’è Lui, non c’è il comandamento di AMARE DIO, ma c’è l’altro, c’è il comandamento di AMARE L’ALTRO, il prossimo!
• Questa è l’unica cosa che Dio ci chiede.
• Questo è l’unico modo per essere cristiani.
• Questo è l’unico modo per essere missionari (DA QUESTO TUTTI SAPRANNO).
La GLORIA DI DIO, il Suo volto, la Sua “di-mostrazione”, sta solo ed esclusivamente nel Suo amore incondizionato per l’uomo, per l’umano, a prescindere da tutto, anche dal tradimento, anche dell’essere nemici, anche da tutte le differenze possibili e immaginabili: NOI MERITIAMO L’AMORE DI DIO SEMPRE, non perché lo meritiamo, ma perché, solo perché LUI LO VUOLE, LUI VUOLE COSI’.
Questo fatto è la novità che facciamo continuamente fatica ad accettare. L’amore gratuito è molto difficile da accettare (basti vedere quanta fatica facciamo a ricevere regali – noi adulti – senza pensare a come fare per contraccambiare).
Questi sono i NUOVI CIELI E LA NUVOA TERRA che GIOVANNI ha visto nella sua Apocalisse-seconda lettura. Questa è la NUOVA GERUSALEMME CHE SCENDE DAL CIELO. Si perché un amore così noi non siamo capaci nemmeno di immaginarlo, figuriamoci di viverlo (infatti vediamo quante guerre, piccole o grandi tra stati, tra partiti, tra paesi, tra persone, anche dentro le famiglie, anche dentro la Chiesa e le parrocchie). Un amore così scende solo dal cielo! Un amore così è come una TENDA dove DIO E L’UOMO ABITERANNO INSIEME. Un amore così ASCIUGHERA’ OGNI LACRIMA, SUPERERA’ LA MORTE, I LAMENTI, GLI AFFANNI, LE COSE DI PRIMA. Un amore così FARA’ NUOVE TUTTE LE COSE.
Ed è questo amore così che PAOLO E BARNABA, nella seconda lettura, vanno annunciando come pazzi, per il mondo antico. ANTIOCHIA, ICONIO, LISTRA e poi PERGE, ATTALIA, e tante altre città allora conosciute ed abitate.
Un amore così ti mette le ali ai piedi, ti mette in moto, ti fa uscire in strada senza paura di sporcarti – ci ricordava Padre Ronchi venerdì – senza paura di rimetterci, perché un amore così ti chiede tutto e tutto sei disposto a dare. Un amore così li porta a garantire in ogni città che ci sia qualcuno che lo ricorda – e sarà la chiesa locale –, e li spinge oltre – e sarà la chiesa missionaria –.
Un amore così è quello che viene chiesto a noi. Ci viene chiesto perché ci viene donato. AMARE COME GESU’, punto! Come singoli, come gruppi, come parrocchia. Un amore così vale la pena!