Omelia del 19 giugno 2022
|Corpus Domini – Anno C – NELL’EUCARISTIA C’E’ TUTTO! – Non c’è dubbio che la crisi del grano generata dalla sciagurata guerra in Ucraina ci ha fatto ripensare, almeno per un attimo, all’importanza del PANE. Se non altro nel vedere l’aumento dei prezzi, per i più distratti e il grave rischio di crisi alimentare mondiale, e africana in particolare, per le persone un po’ più sensibili.
Noi appartenenti al mondo ricco e opulento in realtà non ne abbiamo ancora grandi contraccolpi. Forse i più oculati tra noi cominciano a stare attenti nella spesa, ma ho l’impressione (io per primo), che non abbiamo ancora messo in atto troppi sacrifici.
A noi non ci manca il PANE a tavola, non ancora e speriamo mai, ma quanto ci pesa davvero che manchi altrove?
Notizia di pochi giorni fa a Camposampiero: una donna con 2 bambini è venuta a cercare aiuto in Caritas dopo che alcuni mesi fa il giovane marito si è suicidato e pochissimi se ne sono accorti: né le parrocchie né l’amministrazione comunale con i servizi sociali, forse nemmeno i vicini di casa o i genitori dei compagni di classe del figlio: ci preoccupa davvero che anche i nostri vicini abbiano pane?
Dunque se il PANE a tavola non ci interroga, ci interrogherà davvero o ci mancherà il PANE EUCARISTICO?
Oggi è la festa del CORPUS DOMINI, faremo anche di nuovo le processioni… Ma cosa stiamo festeggiando? Dietro a cosa andremo a camminare?
La nostra FEDE EUCARISTICA la possiamo misurare con almeno tre termometri:
1) Come viviamo (se la viviamo) la processione del Corpus Domini?
2) Come viviamo (se la viviamo) l’Eucaristia domenicale?
3) Quanto ci preoccupiamo del pane nella tavola dei nostri fratelli (quelli vicini di casa oppure quelli lontani)?
Sono tre indicatori e tre domande che forse vale la pena che ci facciamo. Ad ognuno la sua verifica, il suo esame di coscienza.
Solo dopo aver risposto ad esse, o per lo meno cercando di rispondere sempre, anche ad esse, possiamo pensare di entrare un poco di più dentro il mistero grande e bello dell’EUCARISTIA e di queste pagine bibliche che un poco ce la raccontano.
Nel libro della Genesi troviamo il segno misterioso e profetico di MELCHISEDEK RE DI SALEM che offre ad ABRAM PANE E VINO. Re probabilmente della città di Gerusalemme, prima che diventi città ebraica. Diventa doppio profeta che anticipa e prefigura quello che sarà, per Israele prima e per la Chiesa poi, quella città e quel gesto. EUCARISTIA dunque segno che viene da lontano, lontanissimo, presente fin da subito nei sogni di Dio.
Poi abbiamo il quinto racconto dell’ISTITUZIONE EUCARISTICA, quello di San Paolo ai Corinzi, forse il racconto più antico di tutti, rispetto ai 4 degli evangelisti e che già ci inserisce in quella Tradizione di cui facciamo parte anche noi: HO RICEVUTO QUELLO CHE A MIA VOLTA HO TRASMESSO… QUESTO E’ IL MIO CORPO… FATE QUESTO IN MEMORIA DI ME… Più chiaro di così. C’è tutto GESU’ in quel pane, e in quel gesto che siamo invitati a ripetere per fare MEMORIA di GESU’, attenzione non solo un bel ricordo, ma “memoria viva, adesso, per me”… EUCARISTIA come segno che continua per sempre!
In fine il Vangelo di Luca, che ci consegna quel gesto anticipatore dell’EUCARISTIA, che ci conferma come tutto in GESU’ voleva fin da subito portarci qui… Molti i particolari degni di nota e stimolanti…
A partire dalle FOLLE a cui GESU’ dona la sua PAROLA e la sua GUARIGIONE perché per questo è venuto: darci senso e darci salvezza.
IL GIORNO COMINCIAVA A DECLINARE. Un commentatore sottolinea come sia la sera della disillusione. Capita anche a noi. I discorsi di Gesù come un bel sogno che finisce, una utopia irrealizzabile. Ora è tempo di concretezza: VADANO NEI VILLAGGI PER ALLOGGIARE E TROVARE CIBO… E GESU’ invece che spiazza: VOI STESSI DATE LORO DA MANGIARE…
GESU’ chiede il miracolo della condivisione, della fratellanza e sorellanza, dell’EUCARISTIA: Mettere tutto insieme, basterà!
ALZO’ GLI OCCHI AL CIELO… LI SPEZZO [I PANI] E LI DAVA AI DISCEPOLI PERCHE’ LI DISTRIBUISSERO ALLA FOLLA…
Non moltiplicazione, ma condivisione, “spezzamento”, come fanno le mamme con i bambini (quando sono tanti a tavola) e il cibo basterà per tutti. E i discepoli sono coinvolti invitati a collaborare. Qui c’è tutta l’EUCARISTIA, tutto GESU’, tutto DIO!
Nella MESSA c’è tutto, come si fa a starne senza?