Omelia del 18 settembre 2022

XXV Domenica del Tempo Ordinario/C – SUSSULTI – Un’altra parabola imbarazzante. GESU’ sembra elogiare la SCALTREZZA, o peggio, la DISONESTA RICCHEZZA…
A GESU’ piace provocare il suo ascoltatore, ma sappiamo bene che lo fa per il bene.
Ci sono una domanda e una affermazione interessanti all’inizio del racconto che ci possono mettere nella giusta direzione: CHE COSA SENTO DIRE DI TE? RENDI CONTO DELLA TUA AMMINISTRAZIONE.
Già qui possiamo ricavare due indicazioni importanti sul rapporto che DIO ha con noi: si interessa di noi (cosa sento dire di te?) e ci chiede di essere responsabili circa la nostra vita.
GESU’ ci vuole dire che ognuno di noi è importante per Dio e importanti sono le nostre azioni, le nostre scelte (non è la stessa cosa comportarsi in un modo o in un altro, fare il bene o fare il male).
Quello che siamo e quello che abbiamo non è tanto merito nostro, ma è un “prestito” che DIO ci ha fatto, un essere messi ad AMMINISTRARE cose sue, la nostra vita, i nostri talenti, la nostra vocazione, fino anche alle nostre ricchezze, i nostri beni, ma anche l’ambiente. Tutto ci è stato dato per una AMMINISTRAZIONE che sia corretta è buona e di essa saremo chiamati un giorno a risponderne. Qui troviamo una delle grandi diversità dell’essere credenti: non ci siamo fatti noi, ma vediamo da Dio!
La vita è RESPONSABILITA’! COSA SENTE DIRE DIO DI NOI?
COME STIAMO AMMINISTRANDO I BENI CHE CI HA DATO?
Come il FIGLIO PRODIGO anche quell’AMMINISTRATORE DISONESTO ha un “SUSSULTO”… Si rende conto. Si accorge. E comincia ad agire diversamente.
Scopre ad esempio che ci sono 2 tipi di RICCHEZZE, quella economica e quella fatta di relazioni e decide di non investire più sulla prima, ma sulla seconda.
In questo tempo di ennesima CRISI che scaccia crisi, dopo il COVID ecco la GUERRA e poi quella ENERGETICA, siamo invitati a credere che Dio ci chiede: COSA SI DICE DI NOI? COME STIAMO AMMINISTRANDO LA NOSTRA VITA?
Siamo anche noi invitati ad un “SUSSULTO”, a verificare se stiamo investendo sulla ricchezza migliore oppure no!
Nella prima lettura – è il Profeta Amos – abbiamo un’altra situazione di DISONESTA’ DIFFUSA, c’è un elenco anche meticoloso di stratagemmi utilizzati allora (niente di nuovo sotto il sole), per ingannare il prossimo e guadagnare. Ma la conclusione è lapidaria: IL SIGNORE GIURA: NON DIMENTICHERO’ MAI LE LORO OPERE. Anche qui è chiaro il messaggio: LA RESPONSABILITA’ di chi siamo e di ciò che facciamo. Nessuno potrà sottrarsi a tale responsabilità. Visto il momento elettorale possiamo ampliare tranquillamente il concetto: delle bugie elettorali che qualcuno (tanti?) racconta verrà chiesto conto. Potranno ingannare gli elettori, ma non inganneranno Dio. Ma anche noi come elettori saremo giudicati: ti sei interessato? Hai fatto la tua parte?
Poi c’è San Paolo a Timoteo che non ha paura di chiedere PREGHIERE ANCHE PER QUELLI CHE STANNO AL POTERE. In realtà poco prima aveva chiesto PREGHIERE PER TUTTI GLI UOMINI. Come dire che nessuno è innocente e che tutti hanno diritto a UNA VITA CALMA E TRANQUILLA, DIGNITOSA. Tutti vuol dire tutti (bianchi e neri, italiani e stranieri, bambini non ancora nati e anziani non autosufficienti) ed è una delle novità del Vangelo che non fa differenze: QUESTA E’ COSA BELLA E GRADITA AL COSPETTO DI DIO, NOSTRO SALVATORE, IL QUALE VUOLE CHE TUTTI GLI UOMINI SIANO SALVATI.

La conclusione del Vangelo è famosa: NON SI POSSONO SERVIRE A DUE PADRONI e non a caso uno dei due è la RICCHEZZA. Occorre un “SUSSULTO”, occorre una scelta, occorre il coraggio di stare dalla parte giusta.
Noi abbiamo SUSSULTI? Da che parte stiamo? Io ho SUSSULTI? Da che parte sto? Cosa vede Dio quando ci guarda? Cosa vede quando guarda me?
Anche noi siamo AMMINISTRATORI. Come critichiamo gli amministratori pubblici, ricordiamoci che DIO guarda anche noi e ci considera amministratori della nostra vita, della vita di molti fratelli, della vita della natura. C’è sempre tempo per SUSSULTARE, per cambiare, per tornare a Dio. Facciamolo ogni giorno, magari oggi!