Omelia del 18 agosto 2019

XX domenica del Tempo Ordinario/C – OLTRE LE SCORIE – Anche questa domenica ci presenta altri brani impegnativi, non certo rassicuranti. Eppure sappiamo che la Parola di Dio è sempre per il bene e allora ogni domenica, con pazienza, e poi ogni giorno, cerchiamo di scavarla per andare alla ricerca della perla preziosa o del tesoro per noi, per me, per il mio oggi e quello di ognuno di noi.
Nella prima lettura ecco GEREMIA, il PROFETA SCOMODO, come tutti i profeti. Scomodo con il potere sia civile che religioso, ma anche con ognuno di noi. E tutti, siamo sempre tentati di farli tacere i profeti, soffocarne la voce.
Nella seconda lettura, la LETTERA AGLI EBREI, l’autori ci ricorda come Gesù avesse accettato CROCE, DISONORE, OSTILITA’, LOTTA FINO AL SANGUE, non certo delle prospettive allettanti.
In fine il Vangelo, con un annuncio non certo tranquillizzante: il FUOCO SULLATERRA, e poi ancora, ANGOSCIA e DIVISIONE addirittura nelle famiglie!

Non sono certo annunci che siamo soliti sentire dalla Parola di Dio, specialmente da Gesù. Ma sappiamo che il VANGELO è “buona notizia”. Occorre sempre “scavare”, andare più a fondo, “andare sotto le scorie” che, come nelle fabbriche che inquinano, si depositano su tutto ciò che le circonda, così nel nostro cuore e nella nostra vita, e così non riusciamo più a “sentire” o a “vedere” la BUONA NOTIZIA e dobbiamo scavare, andare più a fondo.

Ecco allora che nella prima lettura c’è quella SCORIA particolare che possiamo chiamare MENZOGNA. Le parole dei profeti, quando ripropongono la Parola di Dio esprimono la VERITA’ delle cose e spesso essa è scomoda, impegnativa, costosa. Allora è meglio seppellirla, affondarla nel FANGO della menzogna, così sparisce, non ci importuna più. GEREMIA ricordava il vero culto a re e sacerdoti. A volte a noi viene ricordata la nostra incongruenza di credenti, che veniamo a Messa la domenica, ma poi quello che ascoltiamo o diciamo non lo viviamo. Così se io sento parole che parlano di amore e poi non cerco di voler bene a tutti senza differenze… le scorie della MENZOGNA crescono e si induriscono…

Oppure la SCORIA, nella seconda lettura, che possiamo chiamare PAURA, giustificabile se riguarda malattie del corpo, ma non giustificata se riguarda la vita spirituale, dove ci viene chiesto di CORRERE CON PERSEVERANZA, non con paura, almeno provarci. Oppure di TENERE FISSO LO SGUARDO SU GESU’, o almeno provarci. Nelle grandi scelte: come la vocazione, convivere o sposati, abortire o non abortire…; oppure nelle piccole scelte quotidiane: mostrare la tua fede, pregare ogni giorno, essere onesto, essere accogliente con tutti… ecc…
Quante volte invece che GESU’, mettiamo davanti la paura e ci accontentiamo. All’inizio non succede nulla, poi nel tempo le scorie si accumulano e ci soffocano.

In fine nel Vangelo, la SCORIA della MEDIOCRITA’, per cui non prendiamo mai posizione circa GESU’, nemmeno a casa nostra, figuriamoci al lavoro, in politica, nel sociale, nel tempo libero, nelle vacanze, nella gestione del tempo, delle cose, del denaro, dei social… Mentre GESU’ ci chiede scelte forti, radicali, senza mediocrità, almeno ci chiede di provarci, di chiedergli di provarci, anche a costo di DIVISIONI, DISCORDIE, INCENDI, ma solo in nome dell’amore!

Signore, in questi giorni d’estate, dove tutto tende ad allentarsi, dove forse siamo più tentati di lasciarci andare, aiutaci a non accontentarci, aiutaci a vincere le MENZOGNE, aiutaci a non essere vittime della PAURA, aiutaci a non essere vinti dalla MEDIOCRITA.
Aiutaci a incendiare d’amore, del Tuo amore, la nostra vita e quella di chi ci è accanto, per portare un po’ più di fuoco d’amore di Gesù in questo mondo, così che il nostro passaggio in esso, breve o lungo che sia, possa essere nel Tuo nome e lasci un po’ più di bene di quello che abbiamo trovato.