Omelia del 17 marzo 2019
|2^ domenica di Quaresima/C (la Trasfigurazione) – UN VOLTO NUOVO – Dopo il volto umano Gesù ci mostra il suo volto divino (IL SUO VOLTO CAMBIO’ D’ASPETTO). Dopo la sofferenza e la lotta ecco la gioia e la vittoria. Dopo la solitudine ecco la compagnia. Dopo la misteriosa presenza del diavolo ecco quella di MOSE’ ed ELIA.
Le prime due domeniche di Quaresima ci portano sempre questa doppia visuale, che ci permette di intuire il CAMMINO. Quel cammino che, almeno un poco, anche a noi è chiesto di fare per giungere alla meta, la Risurrezione, la vita splendente, vittoriosa, in comunione con gli amici di ogni epoca. Illusione? Fantasia? Ingenuità? Tanti possono essere gli appellativi che possiamo dare a questo momento, come a tutta la fede che in esso è contenuto.
A noi credenti è dato il dono di vedere dentro, vedere attraverso, vedere oltre. Ci ricorda infatti San Paolo nella seconda lettura che LA NOSTRA CITTADINANZA E’ NEI CIELI… DOVE GESU’… TRASFIGURERA’ IL NOSTRO MISERO CORPO. Li si realizza pienamente la promessa di ALLEANZA fatta ad ABRAM che abbiamo ascoltato nella prima lettura, la DISCENDENZA, la GIUSTIZIA, la TERRA PROMESSA, fatta in modo unilaterale da DIO con quel giuramento antico di cui abbiamo letto la descrizione, dove non l’uomo con Dio, ma solo Dio è artefice.
E d’altronde cosa c’è nel nostro cuore, in tutti i nostri cuori, se non il desiderio di un bene grande, infinito, eterno che vada oltre i limiti di questa nostra vita che sempre ci sfugge, è precaria, fragile. Per il bambino è l’amore dei genitori. Per l’adolescente è la libertà. Per un giovane è l’amore. Per un adulto è la realizzazione di vita. Per un anziano può essere la compagnia. Ognuno può mettere ciò che vuole nell’elenco dei desideri grandi che tutti possediamo.
Ogni anno, “di Pasqua in Pasqua” come ebbe a ricordarci Papa Francesco, ci viene data l’occasione di fare un passo, di avvicinarci, di tornare, di gustare, di credere.
Ogni anno, “di trasfigurazione in trasfigurazione”, come PIETRO, GIACOMO e GIOVANNI, GESU’ ci prende per mano e ci conduce sul MONTE della promessa, della visione, dell’anticipo della PASQUA, che sempre abbiamo bisogno di risentire e di ri-gustare.
Per continuare il cammino, per scendere, e – pur tra le tribolazioni della vita – continuare a credere nonostante tutto, nonostante le incertezze o i dubbi.
Forti solo di questa promessa. Forti solo di questo anticipo di Paradiso da custodire negli occhi e nel cuore.
Due sono le condizioni:
– il MONTE. Sapersi isolare ogni tanto, per stare con Dio.
– La PREGHIERA. Entrare in dialogo con Dio in modo esclusivo.
Solo così noi, con e come GESU’, faremo l’esperienza di VEDERE IL SUO VOLTO E LE SUE VESTI CAMBIARE D’ASPETTO. E con Lui, un po’, cambiare anche noi!
Solo così, noi con e come GESU’, faremo l’esperienza di CONVERSARE CON MOSE’ ed ELIA, di sentirci parte di un cammino che viene da lontano, di una promessa antica che ha portato agli uomini la Legge e la Profezia, parole e promesse che indicano una direzione, una speranza.
Solo così, noi con GESU’, potremo leggere i FATTI DI GERUSALEMME come un ESODO, e non come una sconfitta, come una Pasqua e non come una fine, come promessa e non tragedia.
Solo così, noi con GESU’, anche se OPPRESSI DAL SONNO della vita, potremo, come PIETRO E I SUOI COMPAGNI, aprire gli occhi e VEDERE LA SUA GLORIA, vedere un po’ del Paradiso che Gesù ci promette, qui come anticipo, un giorno invece definitivo.
Solo così, noi con GESU’, potremo continuamente ripetere l’esperienza della NUBE CHE CI COPRE, la mano di Dio che premurosa e provvidente scende e continuamente scende, su di noi per proteggerci, per aprirci vie nuove, quelle pasquali, di vita piena.
Solo così, noi con GESU’, potremo sentire la VOCE che ci permette di riconoscerlo e ci invita ad ASCOLTARLO. Perché questo siamo innanzitutto, uditori della Parola.
Solo così, noi con GESU’, senza più paura, possiamo affrontare ogni giorno la vita e le sue sfide (a volte dure come inquinamento, cambiamenti climatici, terrorismo e violenza), con la certezza che il Risorto, c’è, cammina con noi, e trasfigurerà ogni cosa.