Omelia del 16 ottobre 2022

XXIX Domenica del Tempo Ordinario/C – RESISTERE – MOSE’ nella prima lettura, “resiste”, aiutato da ARONNE e CUR, in quella preghiera costante che permette a ISRAELE di vincere la battaglia contro AMALEK.
SAN PAOLO invita TIMOTEO a “resistere”, RIMANI SALDO, nelle cose che ha imparato, soprattutto nella conoscenza della SCRITTURA, per ottenere e predicare la SALVEZZA DI GESU’.
In fine la VEDOVA “resiste” nel suo chiedere giustizia al GIUDICE DISONESTO e poco paziente, tanto che alla fine le concede ciò che cerca non per giustizia, ma per togliersi il fastidio.

Mi viene dunque da considerare fin da subito che la FEDE e le “cose” della fede, come ad esempio la PREGHIERA sono anche e molto questione di “resistenza”, oppure possiamo dire di insistenza, di resilienza, di perseveranza, di costanza, di fedeltà, ecc…
Il tutto con un tratto di tenacia, di operosità e di fantasia, che sono generative, non di stanca o rassegnata ripetizione che invece sa di muffa e di inutilità.
E allora subito mi chiedo: ma io so resistere nella fede? Resisto davvero nella mia fede? Voglio tenacemente resistere nella fede?
E anche, usando subito la conclusione di GESU’: IL FIGLIO DELL’UOMO, QUANDO VERRA’, TROVERA’ LA FEDE SULLA TERRA? Troverà la fede nel mio cuore?
Si, GESU’ dice “SULLA TERRA”, ma penso si riferisse innanzitutto a quella terra sacra che è il cuore di ciascuno di noi, l’unico dove abbiamo davvero competenza e incidenza.

Non c’è dubbio che tante, oggi, molte di più di un tempo, sono le battaglie della fede, tanti sono gli AMALEK da combattere che ognuno di noi, è chiamato ad affrontare per la fede, con la fede e a causa della fede:
– le malattie e le tragedie con i loro perché;
– le ingiustizie e le violenze contro gli innocenti con i loro drammi;
– i fallimenti dell’amore e le fatiche sul senso della vita;
– le incoerenze delle religioni e degli uomini di Chiesa…
E potremo continuare…
SAN PAOLO a Timoteo ricorda (e ci ricorda) 2 aiuti fondamentali:
1. I TESTIMONI: parlando a TIMOTEO lo invita a CONOSCERE COLORO DAI QUALI HA IMPARATO CIO’ CHE CREDE. I testimoni della fede, i santi, quelli canonizzati e quelli della porta accanto e il Signore ce ne ha offerti e ce ne offre molti.
2. LE SCRITTURE, ISPIRATE DA DIO, che ci INSEGNANO, CONVINCONO, CORREGGONO, EDUCANO NELLA GISUTIZIA. Con esse conosciamo la Storia di Dio con gli uomini, storia di salvezza, di paradiso perduto ma anche ritrovabile in GESU’ morto e risorto per noi.
Poi c’è il grande invito di GESU’ stesso nel Vangelo, 3° aiuto:
3. PREGARE SEMPRE… E qui subito le domanda: Cosa vuol dire? Come si fa? A cosa serve? Ma serve?
I TESTIMONI, cerchiamoli perché il loro esempio entri dentro di noi e faccia di noi pure dei testimoni della fede. La SCRITTURA conosciamola, leggiamola, mastichiamola sempre, perché il suo bene diventi il nostro bene. La PREGHIERA diventi sempre di più nostra compagna di viaggio e, come dice Ermes Ronchi, il “pregare sempre” non sia tanto nella quantità, quanto piuttosto nella verità…
Sapendo che il SIGNORE non è come quel GIUDICE: ma se quel giudice si è lasciato convincere dobbiamo essere certi, assolutamente certi che anche per il Signore sarà così, anzi molto di più…
Qualcuno può però dire: ma i testimoni sono pochi, la Scrittura è difficile, e la preghiera sembra inutile…
Si è vero. Dio a volte sembra immobile, impotente, muto. In questi casi, anzi sempre (!), dobbiamo metterci alla scuola di GESU’ e della sua umanità: il PADRE è stato così con Lui: immobile, impotente, muto (ricordiamo il “Dio mio perchè mi hai abbandonato!”) e GESU’ stesso inchiodato sulla croce è così: immobile, impotente, muto (non risponde alla richiesta: “scendi e ti crederemo!”).
Questo esige fede. Fede assoluta. Fede nuda e pura. È crudeltà di Dio? È presa in giro? O non è piuttosto AMORE!. Amore vero, assoluto, libero e gratuito, senza contropartite. Il Suo per noi e quello nostro che di conseguenza siamo chiamati a restituirgli!
Certo se la nostra vita si ferma a questo pochi e piccoli anni sulla terra ha ragione chi è scettico. Ma se la vita va oltre, allora tutto cambia! Intanto crediamo, intanto preghiamo. La gioia della fede arriverà!