Omelia del 15 ottobre 2023

28^ Domenica del Tempo Ordinario/A – QUESTIONI DI CUORE – Questa è la domenica del saluto. Anche se resterò con voi ancora qualche giorno… Sembrerebbe cadere bene la PARABOLA DEGLI INVITATI A NOZZE, anche per me, per noi c’è in questo giorno una festa, un motivo di festa (anche se una festa strana, velata di tristezza per me e per voi).
Poi però la parabola ha una svolta tragica: GLI INVITATI non vengono, anzi: NON VOLEVANO VENIRE.
Ci sono varie stranezze nel racconto e non possiamo pensarle come casuali. GESU’ è troppo attento e puntuale per aver dato particolari insignificanti. Potremo leggere il tutto alla luce di una doppia rivelazione dei cuori, quello dell’umanità e quello di Dio.
1. LA PREMESSA: Innanzitutto non dimentichiamo che il racconto è, come spesso accade, rivolto a CAPI DEI SACERDOTI E FARISEI, ha quindi un intento provocatorio nascosto, una provocazione non per il gusto della provocazione, ma per il desiderio di verità, di spinta al fare verità in se stessi che abita il cuore di GESU’. Riguarda i capi di Israele, ma riguarda tutti gli uomini e le donne del mondo.
2. NON VOGLIONO. Gli invitati decidono di non venire, non accampano nemmeno scuse, semplicemente non vogliono. Mi chiedo perché? Forse quel RE è poco importante e non merita la loro attenzione (hanno cose più importanti: CAMPI e AFFARI). Hanno un cuore egoistico, pensano per se stessi.
3. INSULTANO E UCCIDONO. La reazione all’insistenza del RE diventa ora tragica. Scocciati questi invitati non si limitano più a dire di no, ma addirittura UCCIDONO i servi. Hanno un cuore cattivo, l’altro è un nemico.
4. TUTTO E’ PRONTO. Questa è una bella stranezza. La festa è pronta, anche il cibo lo è (ANIMALI UCCISI) prima che gli invitati siano appunto invitati. O questo re è ingenuo, oppure è un inguaribile ottimista, o le due cose si fondono. Gli ottimisti devono essere per forza un poco ingenui. Il cuore di Dio è ingenuo, nel senso buono.
5. INDIGNAZIONE. Sarà anche ingenuo questo RE, ma non è certo uno che dimentica e reagisce: fa UCCIDERE e fa INCENDIARE. Questa è la parabola. Sappiamo che GESU’ perdonerà. Qui sembra volerci dire però che se non entriamo noi nel suo perdono, lui non può evitarci le conseguenze tragiche di chi il suo amore lo rifiuta. Le conseguenze del cuore!
6. I CROCICCHI. Ecco un altro colpo di scena. Il RE non si rassegna e cerca altri invitati. Il riferimento ai pagani, alla Chiesa che allarga l’orizzonte di Israele è chiaro. Questo SIGNORE cerca tutti, il cuore di Dio è per tutti.
7. L’ABITO NUZIALE. Anche qui è un particolare sorprendente. A parte il fatto che gente povera o presa all’ultimo minuto che deve correre a vestirsi bene suona strano. Ma certo anche qui ci vengono descritte le conseguenze del cuore, che valgono per ricchi e poveri, vicini e lontani, credenti e non credenti.

Una prima risposta alla PARABOLA e alle sue stranezze mi sembra allora questo:
– Per tutti è la chiamata di DIO ed è una chiamata a NOZZE a una vita buona e bella per ogni età, per ogni condizione, per ogni epoca, per ogni popolo.
– Per tutti è la risposta a partecipare a queste NOZZE. Dipende anche da noi, dal nostro si o dal nostro no. Siamo padroni del nostro destino, anche se a prepararlo è DIO!.

Dio vede il cuore. Dio è interessato del cuore. Non fa differenze di nessun tipo. L’unica differenza è un cuore che risponde e si veste a festa, oppure un cuore che non risponde e non si veste a festa.
Questa vita non passa senza conseguenze.
Le nostre scelte non restano senza conseguenze.
Il DIO di GESU’ è buono fino all’ingenuità, la misericordia è la sua prima caratteristica. Ma tale misericordia non è mai senza conseguenze, perché non la impone, ma chiede (supplica) di essere accolta. La stiamo accogliendo?

Lo senti dunque l’invito alle NOZZE che DIO ti fa ogni giorno? Lo fa con la vita donata, con la vita amata, con la vita totalmente consegnata alle tue mani. Stai rispondendo a quell’invito? A partire dalla tua condizione, ora, credente o non credente, vicino o lontano… Usciamo dai nostri egoismi, usciamo dalle nostre cattiverie e andiamo, il RE ci aspetta…