Omelia del 12 settembre
|24^ Domenica del Tempo Ordinario/B – LA DOMANDA – La pagina del Vangelo di Marco che abbiamo letto è particolarmente importante e significativa. Segna un punto di svolta. Dopo quella domanda decisiva (VOI CHI DITE CHE IO SIA), che attraversa tutto il piccolo Vangelo di Marco, e che troverà una sorprendente risposta nel CENTURIONE sotto la croce, GESU’ comincerà a dedicarsi sempre di più a preparare i suoi discepoli e sempre meno alle folle.
È la domanda della vita per PIETRO, è la domanda della vita per i DISCEPOLI, è la domanda decisiva di MARCO, è la domanda decisiva per ogni credente, è la domanda decisiva per ognuno di noi.
CHI E’ GESU’ PER ME?
Proviamo a chiedercelo adesso…
Proviamo a pensare a quando e se, questa domanda è diventata decisiva… Dovremo trovare il modo di dircela di più. A noi stessi, sempre. Nei nostri percorsi formativi per i giovani e adulti…
CHI SEI GESU’ PER ME? PER TE?
In fondo è quello che Papa Francesco ci sta chiedendo da tempo. Chiesa in uscita è anche questo: cristiani che hanno il coraggio di uscire dalla (spesso) illusoria certezza di avere la risposta in tasca, e andare incontro all’incognita della DOMANDA cruciale (che deriva da CROCE, fa i conti con la croce, senza considerare la quale la domanda non è affrontata seriamente!).
Andare incontro al rischio che gli altri ce la facciano questa domanda: CHI E’ GESU’ PER TE? Per provocazione o per disperazione… E noi cosa risponderemo? Cosa siamo in grado di rispondere?
Già al tempo di GESU’, diverse furono le interpretazioni: CHI GIOVANNI BATTISTA… CHI ELIA… CHI UNO DEI PROFETI… Oggi quale potrebbero essere le alternative oggi?
Spesso è la salute, sacrosanta, ma è sufficiente?
Oppure c’è il benessere, psicologico oppure economico?
Oggi per molti è nel pensare di avere sempre ragione (finendo spesso con l’accodarsi all’urlatore di turno, in piazza o sui social).
VOI CHI DITE CHI IO SIA? CHI SEI GESU’?
IL FIGLIO DELL’UOMO DEVE SOFFRIRE MOLTO, ESSERE RIFIUTATO DAGLI ANZIANI, DAI CAPI DEI SACERDOTI E DAGLI SCRIBI, VENIRE UCCISO E DOPO TRE GIORNI RISORGERE!!! È la risposta dell’evangelista: cosa ci troviamo?
• La SOFFERENZA innanzitutto non è cancellata. GESU’ ci passa in mezzo, la prende su di se… Questo è un linguaggio duro…
• Il RIFIUTO DAGLI ANZIANI, i saggi, gli intellettuali, quanto questo è vero anche oggi, sempre (scienziati, filosofi, pensatori…).
• Il RIFIUTO DAI CAPI DEI SACERDOTI, si, anche la religione e anche noi Chiesa (ecclesiastici, ma anche laici), quando ne facciamo una caricatura, o usiamo la religione per altri fini…
• Il VENIRE UCCISO… non solo il soffrire, ma anche la morte ingiusta identifica una inevitabile via attraverso cui passare. Quanto difficile è morire oggi, accettare il morire nostro e dei nostri cari… Certo ogni morte è inaccettabile e alcune di più!
• Ma decisivo su tutto è IL RISORGERE!!! Dirà San Paolo, con grande lucidità: “se Cristo non è risorto, vana è la nostra fede!” Ed ha profondamente ragione. Questo è il cuore della nostra fede. Tutto passa, la morte tutti raggiunge, solo Cristo, lo crediamo profondamente, non ne è rimasto prigioniero e con Lui anche noi!
Siamo tutti chiamati a passare attraverso questa PORTA STRETTA, ma l’esito successivo ha due opzioni: con Dio o contro Dio. È il prezzo della nostra libertà, quella vera, quella che si misura con l’eternità, non quella che si concentra solo sull’oggi, sul qui, sull’ora, su me stesso. Questa è una libertà malata, soprattutto perché non fa i conti con l’altro (la mia libertà finisce dove inizia la tua, si dice) e ancora di più non fa i conti con l’Altro che è Dio e che ne è la sorgente.
DOBBIAMO SEGUIRE GESU’, non stargli davanti come è tentato pure PIETRO e per fare questo dobbiamo accettare percorrere alcuni, almeno alcuni, dei passi dell’umanità di GESU’. Solo così, anche la nostra umanità fiorirà. MOSTRAMI LA TUA FEDE SENZA LE OPERE, E IO CON LE MIE OPERE TI MOSTRERO’ LA MIA FEDE ci ha detto San Giacomo: Le opere sono la carità che insieme alla fede apre alla speranza e rende veramente libera la nostra libertà e luminosa la nostra vita. Voglio una vita luminosa. Voglio una vita risorta. Voglio una vita davvero libera. Solo Tu GESU’ me la doni. Aiutami a desiderarlo sempre.