Omelia del 12 dicembre

III^ domenica di AVVENTO/C – ACCOGLIERE IL VERO NATALE – Contrasta l’invito alla GIOIA delle prime 2 letture (cf il RALLEGRATI, in Sofonia e il SIATE SEMPRE LITETI di San Paolo ai Filippesi) e del colore liturgico (rosaceo) della terza domenica di Avvento, detta appunto “Gaudete”, gioite, contrasta con la presenza di GIOVANNI BATTISTA e il suo invito all’austerità dato alle FOLLE che lo INTERROGAVANO. A noi il dovere di accogliere e lasciarci provocare. Dunque interroghiamoci.
Per dirla alla Papa Francesco, certamente ci leggo innanzitutto nella presenza del BATTISTA e della sua PROPOSTA, un invito ad alzarci dai nostri “divani”, dalle nostre “comodità”. Non lasciamo che il Natale consumistico consumi il nostro Natale! Per questo chiediamoci quanto della proposta di GESU’ che è innanzitutto un invito, sempre radicale, alla condivisione, all’amore al prossimo senza misura, lasciamo che questo invito entri nei nostri cuori, nei nostri discorsi, ma soprattutto nelle nostre vite. CHI HA DUE TUNICHE, NE DIA A CHI NON NE HA, E CHI HA DA MANGIARE, FACCIA ALTRETTANTO.
L’invito ad “ACCOGLIERE” che l’animazione del catechismo ci propone, non possiamo fermarlo solo al GESU’ BAMBINO CHE VIENE, certamente fondamentale, ma insufficiente, se non diventa accoglienza anche di tutto il VANGELO che quel BAMBINO ci ha portato, fino alle sue conseguenze PASQUALI: la vita donata!.
Per questo nel presepio abbiamo voluto inserire anche una “LANTERNA VERDE” diventata in questo periodo simbolo di un’ACCOGLIENZA che accetta la sfida di condividere le proprie comodità con chi non ne ha! (ai ragazzi è anche stato chiesto di mettere da parte dei piccoli risparmi proprio per questo) come pure il segno della CARITAS di proporre la condivisione del PASTO natalizio con chi era costretto a passare un Natale in solitudine.
Allora il NATALE acquisterà un sapore una gioia più veri, più cristiani, più evangelici.
Allora quella GIOIA che oggi siamo invitati a sentire in modo particolare per la vicinanza della festa, diventerà più vera perché sarà più condivisa.
La presenza del BATTISTA dunque è un invito a non dimenticare che il VANGELO va sempre letto e vissuto tutto, tutto insieme, NATALE e PASQUA insieme. L’una illumina l’altra. Il BATTISTA nel DESERTO con le FOLLE ci parla della PASQUA infatti, più che del NATALE.
E quella domanda, che è la domanda di sempre: COSA DOBBIAMO FARE? Sia sempre la nostra domanda fondamentale. Perché se è vero che la FEDE deve essere uno stile di vita, un “essere”, è anche vero che se non diventa mai un “fare” rischia grosso: Rischia di essere vuota e soprattutto falsa!

C’è però un aspetto delle risposte di GIOVANNI che ulteriormente colpisce: Sono risposte equilibrate! Possiamo dire alla portata di tutti. Anche se spesso, soprattutto oggi, è proprio la normalità a diventare eccezionale. Comunque ci parlano di un Vangelo possibile, di una gioia possibile, alla nostra portata!!
– CHI HA DUE TUNICHE NE DIA UNA… idem col CIBO…
– Ai PUBBLICANI: NON ESIGETE DI PIU’ DEL DOVUTO..
– Ai SOLDATI: ACCONTENTATEVI… SENZA VIOLENZA…
Non sono richieste impossibili. La FEDE, anche se a volte chiede eroicità, in realtà chiede di rendere straordinaria la normalità, vivendo quell’equilibrio fondamentale che fa dell’AMORE A DIO e dell’AMORE AL PROSSIMO 2 facce di un’unica medaglia.
Allora capiamo la GIOIA, il GAUDETE, il RALLEGRATI. Li capiamo solo quando sono condivisi.

E quando si chiedono se non sia lui il MESSA e GIOVANNI risponde: IO VI BATTEZZO CON ACQUA MA VIENE COLUI CHE VI BATTEZZERA’ CON LO SPIRITO SANTO… mi viene da dire: non riduciamo il nostro Battesimo solo all’acqua dimenticando lo Spirito. Non riduciamo le nostre Messe solo al fare la Comunione (e spesso nemmeno quella), senza fare Comunione con i fratelli.
Non rendiamo ipocrita la nostra fede cristiana, svuotandola del fuoco dello Spirito e del fuoco della Carità che GESU’ è venuto a portare…

Solo così il NATALE non si consuma nel giro di pochi giorni, con tante spese e pochi spiccioli di carità. Se lasciamo che sia Fuoco dello Spirito e della Carità veri, allora avremo ACCOLTO DAVVERO IL NATALE e il NATALE avrà cambiato la nostra vita.