Omelia del 10 marzo 2019
|1^ domenica di Quaresima-C (le Tentazioni) – NEL DESERTO PER INCONTRARE DIO – Entriamo nel cammino della QUARESIMA, un cammino che, ci dice il papa nel suo Messaggio, ci porta, “di Pasqua in Pasqua, verso il compimento della salvezza” (Messaggio 2019).
Per questo non abbiamo paura di entrare in questo tempo che ci chiede un po’ di fatica, un po’ di sacrificio, un po’ di impegno. Nella PREGHIERA, un po’ di più. Nella CARITA’, magari ascoltando un po’ di più (come ci verrà chiesto). Nel DIGIUNO, rinunciando a qualcosa (cibo, ma non solo, per cui ogni volta che mi verrà voglia, e verrà più forte, mi dirò: ma è per Gesù che sto rinunciando e mi sentirò bene).
E per questo non abbiamo paura di entrare nel DESERTO dove pure GESU’ entra. Sembra quasi che sia inevitabile, per stare con Dio, per incontrarlo veramente, entrare nel DESERTO. Lo fece il POPOLO D’ISRAELE, non a caso lo leggeremo spesso in questo tempo, lo fecero molti PROFETI, lo fece GIOVANNI BATTISTA, lo fa GESU’. E non a caso chiamiamo “deserto” un’esperienza che spesso si fa ai campiscuola per imparare a stare con Dio veramente, noi e lui da soli, a tu per tu. Perché?
Perché non è facile stare da soli con Dio a tu per tu. Perché la prima cosa da fare è stare con noi stessi a tu per tu con i nostri limiti, i nostri sbagli e le nostre vergogne. Possiamo nasconderli agli altri, ma non possiamo nasconderle a noi stessi, ne tanto meno a Dio.
Entriamo dunque con GESU’. Non è da solo. C’è lo SPIRITO SANTO che lo RIEMPIE e lo GUIDA. Anche per noi è così: lo SPIRITO ricevuto nel Battesimo e nella Cresima, ci riempie e ci guida e questo ci da coraggio, forza, verità, sostegno.
Si perché nel DESERTO GESU’ e noi con lui, si digiuna, si rinuncia alle sicurezze, alle comodità, per tanto tempo. I 40 GIORNI sono una cifra simbolica, per dire tanto.
Inoltre nel DESERTO GESU’, e noi con lui, incontra il DIAVOLO che lo TENTA. Il diavolo ci tenta non quando andiamo verso il male, non è più necessario, ma quando andiamo verso il bene. E nel deserto si va per cercare Dio, il Bene più grande.
Mi piace e mi convince questo GESU’ che ha bisogno, come noi, di capirsi, di scoprirsi, di incontrare il PADRE. Sta facendo il nostro cammino veramente, da vero uomo, si è spogliato totalmente della sua divinità. Lui che non ne avrebbe bisogno e invece:
– vuole capire chi è e per farlo ha bisogno di stare con Dio Padre,
– vuole fare la fatica di cercare Dio Padre,
– vuole accettare il sacrificio per fare posto a Dio Padre,
– vuole provare l’umiliazione di essere tentato (perché se non siamo tentati significa che non cerchiamo Dio) per cercare il Padre.
E il Male, con la sua abilità, cerca di distrarlo dal suo obiettivo di bene: amare tutti e mostrare a tutti l’amore a Dio.
Il primo passo per amare è riconoscere di avere bisogno. DI A QUESTA PIETRA CHE DIVENTI PANE, rinuncia ad avere bisogno. Se non accettiamo di avere bisogno, di essere limitati, di vivere solo grazie a Dio, non incontreremo Dio.
Il secondo passo per amare è riconoscere negli altri dei fratelli. TI DARO’ TUTTI I REGNI DELLA TERRA, pretendi di dominare sugli altri, di farti padrone, non fratello. Siamo tutti figli dello stesso Padre.
Il terzo passo per amare è riconoscere in Dio un Padre buono. GETTATI GIU’ E GLI ANGELI TI SOCCORRANO, pretendi un Dio al tuo servizio e non essere tu a servizio suo.
GESU’ ha chiaro da che parte stare. Sta dalla parte di Dio. Risponde al diavolo non con parole sue ma con PAROLA DI DIO. E dove c’è Dio il diavolo fugge. Anche se FINO AL MOMENTO FISSATO, finché saremo su questa terra lui tornerà sempre.
Ma se, come MOSE’ e i PADRI ebrei, continueremo a PRONUNCIARE LE PAROLE DI DIO, la fede in Lui. Se come PAOLO sapremo TENERE VICINO LA PAROLA, sulla BOCA e sul CUORE, allora il Maligno non vincerà.
Allora il DESERTO rivelerà ciò che nasconde: un PADRE BUONO che ci soccorre senza che glielo chiediamo, dei fratelli da amare senza paura e un Dio che è provvidenza sempre.
Voglio stare dalla tua parte. In questa Quaresima e sempre. Aiutami.