Omelia del 1° luglio 2018
|13^ Domenica del Tempo Ordinario/B – INCONTRARE GESU’ PER ESSERE GUARITI – Due miracoli di Gesù sono protagonisti del Vangelo di oggi con due persone che incontrano Gesù portando chi nel cuore e chi nel corpo il peso di due fragilità: GIAIRO e una DONNA AMMALATA. Già qui ricaviamo subito due indicazioni su GESU’ e il suo VANGELO:
– Gesù è venuto per lasciarsi incontrare e il Vangelo ce lo racconta.
– Gesù è venuto per guarirci/salvarci e il Vangelo ce lo comunica.
Questa è la BELLA NOTIZIA, cioè il VANGELO. Non dovremo mai dimenticarlo. Qui si fonda la fede. Qui nasce e si alimenta la fede. Credere che questo è il desiderio grande di Dio per noi, per gli uomini e le donne, per tutta l’umanità.
Già prima e seconda lettura ci avevano fatto intuire bene il DESIDERIO DI DIO.
Il libro della Sapienza ci aveva parlato del fatto che DIO NON HA CREATO LA MORTE E NON GODE DELLA ROVINA DEI VIVENTI. EGLI HA CREATO TUTTE LE COSE PERCHE ESISTANO, per il bene, per l’INCORRUTTIBILITA’. Eppure l’esperienza umana di ogni epoca sembra smentire tutto questo. Se c’è una evidenza è proprio il dramma della morte, della rovina, della corruttibilità delle cose e degli uomini. Basta che pensiamo alle guerre, alle carestie, alle tragedie, anche solo quelle di oggi (e dimentichiamo troppo facilmente quelle di sempre): immigrazione, crisi economica, vita non rispettata alla nascita e alla morte… Perché? E’ la domanda di sempre. Non è Dio, ma la fragilità umana unita all’INVIDA DEL DIAVOLO ad aver trasformato il mondo in una “valle di lacrime” sembra dirci l’autore del libro della Sapienza.
San Paolo ai Corinzi ci ricorda invece che le RICCHEZZE che possediamo sono per l’UGUAGLIANZA. NON SI TRATTA DI METTERE IN DIFFICOLTA’ VOI PER SOLLEVARE ALTRI, MA CHE VI SIA UGUAGLIANZA. Questo è il desiderio, il sogno, il progetto di Dio per ognuno di noi. COLUI CHE RACCOLSE MOLTO NON ABBONDO’ E COLUI CHE RACCOLSE POCO NON EBBE DI MENO, come accadeva con la manna nel deserto.
Veniamo ora al Vangelo con GIAIRO e la DONNA MALATA, i quali ci ricordano invece la drammatica realtà: non siamo immuni al male e c’è tanta disuguaglianza tra di noi. Ecco da un lato le invide, le gelosie, le violenze tra noi che si trasformano in tragedie nelle famiglie (quando ad esempio si litiga per l’eredità) o tra i popoli (quando si fanno guerre più o meno dichiarate, si impedisce alle persone di cercare un futuro migliore, nascono le paure reciproche…).
GESU’ non è così. Lui si lascia commuovere da GIAIRO (noi ci lasciamo ancora commuovere da chi ha bisogno lungo la strada, vicino a casa nostra, guardando certe immagini in televisione?). GESU’ con quella DONNA si lascia toccare/incontrare (noi ci lasciamo incontrare dalla umanità povera e bisognosa? Da figli che chiedono attenzione? Da genitori che chiedono assistenza?). E incontrando GIAIRO non è chiuso per la DONNA, e incontrando la DONNA non si dimentica di GIAIRO.
Impariamo da GESU’ che ha tempo per le persone. Che da tempo per le persone. Che si lascia incontrare dalle persone. E le “prende per mano” per non lasciarle mai uguali a prima.
La DONNA ad esempio, animata forse ancora da una fede “magica” TOCCARE IL MANTELLO è un gesto quasi “magico”, ma certamente mosso da un fondo di fede genuina. Come tanti nostri gesti ai santuari. Ed ecco che GESU’ la cerca: CHI MI HA TOCCATO? Cerca un contatto nuovo, con gli occhi e con il cuore. E lei si lascia incontrare. Ed ecco il 2° miracolo: LA TUA FEDE TI HA SALVATA. Non solo la guarigione del corpo, ma anche quella dell’anima. Cerchiamo la salvezza dell’anima, non fermiamoci alla cura solo del corpo. E’ insufficiente e alla fine della vita inutile.
E poi torna la vicenda di GIAIRO. Sembra ormai senza speranza: TUA FIGLIA E’ MORTA, dicono i presenti e aggiungono PERCHE’ DISTURBI ANCORA IL MAESTRO. Forse a volte anche noi allontaniamo chi ha bisogno da GESU’. E invece Lui spinge GIAIRO alla fede: NON TEMERE, SOLTANTO ABBI FEDE. GESU’ è venuto per spingerci alla fede. Solo così potremo incontrarLo, incontrare la salvezza. E così accade per la FIGLIA: TALITA’ KUM, ALZATI. Lui ci vuole incontrare, lasciamoci incontrare. Lui ci vuole alzare, lasciamoci alzare. Lui ci vuole guarire, lasciamoci guarire. Lui ci vuole salvare, lasciamoci salvare.
Oggi, ogni giorno e per sempre.