Omelia del 1° gennaio 2020
|MARIA MADRE DI DIO – 53^ Giornata della Pace – MADRE DI DIO E NOSTRA – “La pace come cammino di speranza” – All’inizio dell’anno la liturgia ci chiede di metterci davanti a MARIA, e contemplare il mistero-dono del suo essere la MADRE DI DIO. Un mistero grande, ma anche un dono grande, certamente.
Ci sono voluti secoli per poter pronunciare con sicurezza questa affermazione dogmatica, ma fin da subito il popolo di Dio “sentiva”, “sapeva”. Ce lo fa capire la Scrittura, Vangeli e Atti in modo molto sobrio ed essenziale, ma poi ce lo fanno capire i secoli di devozione che non accenna a diminuire e non potrebbe essere diversamente.
Una delle cose più sacre che abbiamo trovato in ARMENIA nel viaggio fatto lo scorso anno, erano gli ALTARI, in pietra, segno di CRISTO, della sua presenza, garanzia, quasi, di tale presenza, senza che ci fossero altre immagini o pochissime. Bastava quel segno. Eppure tutti gli altare sono dedicati a MARIA, e spesso erano sormontati da un’icona mariana, spesso l’unica immagine presente in chiesa.
MARIA MADRE DI DIO, quel DIO, il nostro DIO che in GESU’ si è reso visibile, si è fatto vicino, prossimo, UNO di noi, grazie a UNA di noi. Davvero in lei il cielo e la terra si sono toccati e da allora non si staccano più.
Davvero noi possiamo dire guardandola, pregandola, invocandola: DIO-E’-CON-NOI = EMMANUELE e DIO SALVA = GESU’.
Tutto ciò che Dio ha voluto dirci, rivelarci, donarci, che è GESU’, è passato attraverso di Lei. In Lei c’è una finestra aperta sul cielo, una porta spalancata sul paradiso, una via sicura alla salvezza.
Non finiremo mai di dire GRAZIE e di invocarla, perché non possiamo mai smettere di dire GRAZIE e di invocare DIO.
Per questo il ROSARIO ha senso, in quella sua interminabile (quando si è bambini in età o in fede) di AVE MARIA, oppure di LITANIE… Possiamo pensare di averne dette mai abbastanza?
Possiamo pensare di aver pregato abbastanza?
Certo non sono i numeri, non è la quantità, che conta, ma il cuore che ci mettiamo dentro, ma davvero in MARIA MADRE DI DIO ci sta davvero tutta la nostra fede, la nostra fiducia, il nostro affidarci a DIO, che si è rivelato PADRE, FIGLIO e SPIRITO SANTO, ma che attraverso MARIA, si è anche rivelato fino in fondo MADRE, come ci ha fatto capire con una affermazione memorabile nella sua semplicità GIOVANNI PAOLO I, Papa Luciani che la ebbe a dire in un’udienza che è diventata storia.
– E così le parole che DIO mette in bocca a MOSE’, nella prima lettura che abbiamo ascoltato, ben si addicono a MARIA: TI BENEDICA IL SIGNORE E TI CUSTODISCA. Davvero attraverso Lei il Signore ci BENEDICE e ci CUSTODISCE.
– E ancora: IL SIGNORE FACCIA RISPLENDERE PER TE IL SUO VOLTO E TI FACCIA GRAZIA: chi meglio di MARIA, ha prestato il suo volto, di più la sua carne, a DIO, a chi ha fatto di più GRAZIA, se non a Colei che l’angelo dichiara PIENA DI GRAZIA.
– E in fine dice: IL SIGNORE RIVOLGA A TE IL SUO VOLTO E TI CONCEDA PACE. E siamo al tema che Papa PAOLO VI ha voluto per questa prima giornata dell’anno e che ben ci stà in mano e in bocca a MARIA. Lei il grande DONO, porta colui che è PACE, altro grande e desideratissimo dono, che sempre sembra sfuggire alle nostre misere mani, forze, capacità.
Che dono grande MARIA attraverso cui tutti i doni ci sono giunti in GESU’.
In Colui che, ci ha detto PAOLO che E’ NATO DA DONNA, non solo riceviamo ogni dono e la PACE ne è il riassunto, l’insieme di tutto ciò che è desiderabile. Ma in LUI e quindi in LEI davvero in questo primo giorno dell’ANNO CIVILE possiamo scambiarci senza paura di essere smentiti auguri veri e sinceri. Di una verità e di una sincerità, di una preziosità e di un bene che non sono nostri, sarebbero e sono ben miseri i nostri auguri, per questo preziosi e ricchi.
Il SIGNORE vi doni la Sua PACE, l’augurio sia il Bene che Dio ha in mente per voi. E Maria sia la mediatrice, sia la garante, sia l’avvocato difensore, meglio, sia la nostra Madre, come Lui ha voluto che fosse la Sua. E allora divenuti figli nel Figlio Gesù e fratelli nel fratello Gesù, grazie a MARIA, ci auguriamo BUON ANNO.