Omelia 8 settembre

NATIVITA’ DELLA BEATA VERGINE MARIA         08/09/2015

CON MARIA, PER COSTRUIRE LA CHIESA OGGI

E’ il primo 8 settembre che trascorro con voi. E’ una data carica di storia per questa nostra comunità. Una storia che parte da lontano, ben 85 anni fa, quando venne posata la prima pietra di questa chiesa per poi essere inaugurata 75 anni fa.

Da allora la comunità cristiana si è come identificata in questa data, facendola diventare la data di riferimento, l’occasione per ritrovarsi, ripartire, sentirsi in quel grande cammino che ogni anno ci porta a fare un passo in più nel grande alveo della liturgia della Chiesa.

La presenza di don Piero, che ringrazio, testimonia come questo grande cammino sia avvenuto grazie e insieme ai parroci che si sono avvicendati alla guida di questa comunità. Prima di don Piero l’indimenticato don Guido, e prima ancora mons. Torresan e ovviamente mons. Rostirolla che questa chiesa volle e costruì (ho voluto poi anche invitare i preti diocesani, segno della fecondità di questa comunità: don Francesco Marconato, don Fabio Baracco e don Massimiliano Costa sono qui e li salutiamo; don Riccardo Zanchin don Cesare Gottardello avevano degli impegni, salutano e si scusano, don Pavanello invece non è presente per motivi d’età, anche lui saluta).

Li ricordiamo tutti e li affidiamo al Signore e ricordiamo poi tutti i battezzati che questa chiesa hanno costruito e in questa comunità cristiana hanno trovato e vissuto la fede lungo tutti questi anni.

Tutti li affidiamo all’intercessione di Maria e ad essa ci affidiamo anche noi, cristiani della comunità di oggi, chiamati a raccogliere il testimone e a trasmetterlo in anni non meno difficili, ma anche affascinanti.

Mi incuriosisce la coincidenza con una festa Mariana, probabilmente voluta e cercata, con la quale si volle evidentemente mettere sotto il manto accogliente e protettivo di Maria questa impresa e questa comunità. La NATIVITA’ di Maria che la Chiesa festeggia oggi, era certamente di buon auspicio per quell’impresa titanica che a suo tempo mons. Rostirolla volle avviare: La nascita di Maria, colei che avrebbe poi portato al mondo il Salvatore, augurio e auspicio affinché tanti potessero, attraverso questa chiesa, incontrare il Salvatore, nascere cristiani da essa. E’ bello questo rimando simbolico nel quale possiamo leggere la festa di oggi.

Non meno importanti e impegnativi sono i passaggi che anche oggi la nostra chiesa e la nostra comunità sono chiamate a fare. Ma forse non c’è mai un momento dove possiamo dire: “abbiamo fatto ciò che dovevamo, ora siamo a posto”. Siamo sempre in cammino, lo sappiamo bene, come lo era il popolo d’Israele che ricevette la profezia di MICHEA, della PICCOLA BETLEMME dove COLEI CHE DEVE PARTORIRE PARTORIRA’ COLUI CHE DEVE PASCERE CON LA FORZA DEL SIGNORE. E pure in cammino troviamo Maria nel Vangelo di Matteo che da Nazaret dovrà scendere a BETLEMME per far nascere il Salvatore. E pure in cammino fu GESU’ stesso con il suo ministero quasi sempre itinerante. E in cammino fu la Chiesa primitiva con i discepoli e in cammino rimane la Chiesa di sempre continuamente chiamata a crescere e a riformarsi.

 

Così in cammino siamo noi. Lo scorso anno con l’avvicendamento del parroco, quest’anno con la Visita pastorale, preludio di una stagione nuova dove saremo chiamati ad aprire le porte alle parrocchie vicine per avviare una COLLABORAZIONE che dovrà innanzitutto essere fatta di conoscenza, rispetto, ma anche coraggio e attenzione, verso uno stile di apertura e di missionarietà che ci sta tutto davanti, che dovremo piano piano imparare e assumere, mettendo insieme le risorse, imparando gli uni dagli altri.

Dovremo aprire le porte di questa chiesa, ma prima di esse sarà importante aprire le porte dei nostri cuori e delle nostre menti allo Spirito Santo e a quello che Lui vorrà suggerirci.

Solo così avrà senso e sarà utile cambiare le strutture, aprire le porte di legno della chiesa.

Solo così, saremo docili al Signore, che continuerà a nascere nei nostri cuori, tra le nostre case, portando la sua PACE, quella che tutti cerchiamo e desideriamo nelle migrazioni della vita.

Maria prega per noi, Maria intercedi per noi, Maria nata per un grande progetto, aiutaci a non aver paura delle sfide e dei grandi progetti che il Signore ha in mente per noi e con noi e sull’esempio dei nostri padri anche noi possiamo costruire con coraggio la grande Chiesa di oggi.