Omelia 8 dicembre 2016 – Immacolata Concezione di Maria

Immacolata Concezione di Maria                                    8/12/2016

COME UNA SOSTA NEL DESERTO

Il cammino verso il NATALE conosce ogni anno questa sosta, questa tappa, questa oasi che è la festa dell’IMMACOLATA CONCEZIONE DI MARIA. E’ sempre importante trovare un ristoro, una sosta quando si cammina. Ci permette di recuperare le forze, di fare il punto della situazione, di verificare se stiamo andando nella direzione giusta. Se poi questa sosta è fatta con qualcuno che ci può dare indicazioni preziose per continuare la nostra strada ancora più molto utile.

Chi meglio di MARIA ci può dare indicazioni preziose nel cammino verso il NATALE?

Chiediamoci dunque fin da subito: Come sta andando la nostra preparazione al Natale? Abbiamo fatto qualcosa? Qualcosa di diverso e di più rispetto al solito? Abbiamo sostato davanti alla Parola ad esempio? Abbiamo dato più tempo alla preghiera? Abbiamo aperto il cuore a gesti di carità verso il prossimo?

Abbiamo bisogno di tutto questo per aprire sempre di più il nostro cuore al Signore, in particolare al Signore che viene, perché solo così il nostro cuore troverà pace e speranza, perché sarà arricchito e sostenuto da una maggior fede e un più grande amore.

PACE, SPERANZA, FEDE e AMORE sono i grandi doni del Cristo e quindi del NATALE, e quindi sono anche i doni che MARIA sperimenta per prima e per i quali ci indica la strada. Sono i doni che tutti noi cerchiamo giorno dopo giorno. Li cerchiamo ma da soli non li troviamo mai. Ci illudiamo spesso di trovarli da soli, ma sono solo delle brutte copie (se va bene), sono delle trappole (se va male!).

Cos’è il grande peccato raccontato dalla Genesi nella prima lettura, il PECCATO DI ADAMO ED EVA, se non il racconto di questa nostra condizione inevitabile. Cos’è il PECCATO ORIGINALE, come è stato chiamato, se non esattamente la condizione di tutti, di ogni uomo per cui desideriamo, vorremo, cerchiamo PACE, SPERANZA, FEDE e AMORE, e invece continuamente, giorno dopo giorno, epoca dopo epoca, ci troviamo a fare i conti con “guerre”, “disperazioni”, “sfiduce” ed “egoismo”, esattamente tutto il contrario.

Noi non siamo “IMMACOLATI” cioè “senza macchia”, bensì “macchiati”, tutti macchiati e marchiati dal male.

Nel racconto di EVA e ADAMO che mangiano del FRUTTO proibito da Dio emerge il dramma dalla condizione umana sentita da sempre, da tutti, come un peso, un limite, uno schiacciamento: si ritrovano ad avere PAURA DI DIO, si ritrovano NUDI, si ritrovano NASCOSTI. E’ la nostra vita: impauriti, nascosti e vulnerabili. Anche noi viviamo esattamente così: abbiamo paura degli altri e quindi anche di Dio, ci nascondiamo dietro le nostre scuse, le tante maschere che oggi abbiamo a disposizione, siamo estremamente deboli, vulnerabili, facilmente feriti. La nostra vita è così, è come quella di ADAMO ed EVA dopo il peccato.

Ma Dio non si è rassegnato. Dio non è mai rassegnato. E’ venuto a cercarci e ci cerca continuamente, come ha fatto con ADAMO ed EVA: DOVE SEI? Dice ad ADAMO NEL GIARDINO. CHE HAI FATTO? chiede ad EVA.

Dio non ci abbandona, ci cerca, ci pone domande, vuole restare in relazione con noi.

E quando il tempo è maturo ecco che in una di noi, MARIA, compie un atto di rottura. Rompe la spirale del male, della macchia indelebile che sempre ci rincorre e ci segna. MARIA IMMACOLATA, è il primo segnale di rinascita dell’umanità che Dio ha posto nel mondo. MARIA PIENA DI GRAZIA. MARIA per la quale IL SIGNORE E’ CON TE è esattamente l’opposto. Con MARIA, come un sasso gettato nell’acqua, è iniziata una sequenza di onde, di cerchi che ci smuovono dalle nostre paure, dalle nostre fragilità, dalle nostre nudità per ridarci coraggio, forza e dignità. MARIA è la condizione di ripartenza della PACE, della SPERANZA, della FEDE e dell’AMORE.

Non che guerre, disperazioni, sfiduce ed egoismi sono cancellati, lo sappiamo bene, lo vediamo ogni girono dentro e fuori di noi, ma con MARIA, l’inevitabile non è più inevitabile.

La PIENA DI GRAZIA è ricolma di Grazia così abbondante (la Grazia è sempre abbondante, anzi sovrabbondante), che basta per tutte le epoche e tutti gli uomini. Oggi è la festa dell’abbondanza di Grazia, che attraverso GESU’, grazie al “si” di Maria, raggiunge tutti, porta speranza, pace, fede e amore per tutti. Riempiamo la borraccia, e rimettiamoci fiduciosi in cammino. Non siamo soli.