Omelia 8 dicembre 2015
|Immacolata Concezione di Maria 8/12/2015
MARIA PORTA DI MISERICORDIA
MARIA è oggi la protagonista, essa ci prepara al Natale in modo unico e originale, Lei ci aiuta ad entrare nel mistero grande della MISERICORDIA di Dio che celebreremo nell’Anno Santo straordinario che oggi si apre, Lei ci aiuta ad essere CHIESA così come il Concilio Vaticano II ha voluto che fosse la Chiesa ormai 50 anni fa.
MARIA è una di noi, non dobbiamo mai dimenticarlo. Certo ha ricevuto, doni speciali, e la festa di oggi ce lo ricorda, ma questi doni non erano solo per Lei, ma per tutti noi, sono doni che ci riguardano e sono i doni della GRAZIA DI DIO (PIENA DI GRAZIA ha detto l’angelo) cioè lo SPIRITO SANTO CHE SCENDE SU LEI, ma scende anche su noi innanzitutto il giorno del ns Battesimo: Spirito che diventa MISERICORDIA DI DIO, appunto, quella che Papa Francesco oggi ci chiede di ricordare, dicontemplare, di ricevere in tutto quest’anno, per ricordarla, contemplarla e riceverla tutta la vita.
MARIA è donna della misericordia, è la porta della misericordia, è il primo frutto della misericordia.
MARIA è innanzitutto DONNA, e questo ci dice subito, di un innegabile privilegio femminile, un essenziale femminile, un dono femminile, che rende possibile l’umanità, che trova nella maternità la sua espressione più grande anche se non l’unica. Una femminilità che noi maschi abbiamo e continuiamo troppo spesso a dimenticare, banalizzare, violentare. E’ mistero grande l’essere donna, che solo alla luce di MARIA ci è dato di intuire, e che ancora oggi, anche nella Chiesa, ma non solo, dobbiamo insieme esplorare, scoprire, esaltare.
Maria è PORTA del cielo, lo recita una delle litanie, e oggi, inizio dell’Anno Santo, diventa immagine bella e forte della PORTA SANTA, che tutti siamo chiamati ad attraversare. E se nostra madre è stata per tutti porta di vita, in Maria abbiamo la porta della Salvezza perché solo attraverso di essa noi possiamo arrivare a Gesù, o meglio Gesù è arrivato a noi.
MARIA è FRUTTO della Misericordia, il primo frutto pieno, immagine di ciò che ognuno di noi doveva essere e non è, immagine di ciò che ognuno di noi potrà essere e siamo tutti in cammino. IMMACOLATA, dice una condizione che è certo dono speciale per Lei, ma è anche progetto e promessa per noi. Progetto nel senso che quella è la condizione nella quale tutti siamo stati pensati. Promessa nel senso che quello è il nostro destino finale.
Il grande racconto della GENESI, di cui abbiamo letto uno dei momenti fondamentali, quello del PECCATO ORIGINALE, lo capiamo alla luce di MARIA. Andando al di là dei simboli, al di là della storia, è brano che dice un senso delle cose e della vita. Frutto di un dono di Dio, di un suo desiderio e pensiero, ognuno di noi è presente in ADAMO ed EVA, fatti per l’amicizia e lavicinanza con Dio, ci scopriamo invece dominati dalla PAURA (HO AVUTO PAURA) e dalla LONTANANZA da Dio (ERO NUDO) e gli uni dagli altri, verso il creato. Il PECCATO ORIGINALE è la condizione tragicamente “normale” in cui ognuno di noi nasce e le cui conseguenze troviamo ogni girono nella nostra vita e in quella dell’umanità: tutti vogliamo il bene, tutti invece facciamo spesso, troppo spesso il male. Questo significa “avere il peccato originale”.
E’ MARIA, la “chiave”, lo “snodo”, la “svolta”. Lei NON DEVE TEMERE e non teme, lei è PIENA DI GRAZIA, non lo sa, ma lo accetterà con il suo SI. E così Dio arriva dove voleva arrivare, ad avere quell’umanità buona che sembrava avergli voltato le spalle per sempre. Attraverso MARIA, l’umanità è tornata a guardare verso Dio. Con Maria Dio non è più nemico, dittatore, fonte di paura dal quale nascondersi. Dio torna ad essere Fonte di misericordia, di bene, perché Colui che è il Bene e la fonte di ogni Misericordia si è trasferito qui sulla terra. Ha aperto la porta, ha tolto il muro, il filo spinato, ha costruito la barca della Chiesa e nonostante le tempeste, nonostante il diavolo, nonostante gli uomini e le donne votati al male, Dio rimane, Dio è arca di Salvezza, la Misericordia c’è!
Con MARIA è vietato scoraggiarci. Grazie a Maria è vietato il pessimismo. L’IMMACOLATA ce lo dice, l’ANNO SANTO ce lo ricorda. A noi crederci, a noi ripetere nel nostro piccolo e nella nostra vita, ogni giorno, il nostro si! Ci credo. Ci sono. Mi affido e mi fido, so di essere amato, per questo non ho paura di amare.