Omelia 26 febbraio 2017

8^ TO/A                                                                               02/03/2014

 

IL REFERENDUM DELLA FEDE: DIO O RICCHEZZA?

SI DIMENTICA FORSE UNA DONNA DEL SUO BAMBINO? Dice il profeta Isaia nella prima lettura, dando per scontato che un uomo può dimenticarlo, ma una donna è ben difficile. E invece anche le donne lo dimenticano. La comodità della contraccezione, il delitto dell’aborto da una parte ( cioè evitare il figlio ad ogni costo) e la fecondazione assistita poi (avere un figlio ad ogni costo, soprattutto quando gli anni sono avanzati), stanno li a dimostrare che dei figli ci importa poco, o per lo meno nel momento sbagliato… i singoli e tutta la società: infatti siamo in pieno declino demografico (le nostre classi di catechismo fino a 10 anni fa erano di 80 ora sono di 40!).

Ma Dio non è così! DIO NON CI DIMENTICA… MAI!

Questo ci rassicura da una parte, ma ci deve anche preoccupare e spronare a non essere banali, superficiali, ma responsabili!

IL MIO GIUDICE E’ IL SIGNORE dice San Paolo ai Corinzi, nella seconda lettura, questo ci rassicura da una parte, ma pure ci deve preoccupare e responsabilizzare.

Una delle leggi fondamentali della FEDE infatti è espressa bene da GESU’ nel Vangelo. NON POTETE SERVIRE DUE PADRONI. Dio e qualcos’altro. E quel qualcos’altro è riconducibile quasi sempre alle famose 3 “S”: SOLDI, SESSO, SUCCESSO, Gesù semplifica ancora di più e riduce alla RICCHEZZA.

Credo che non ci vuole tanta fantasia per individuare attorno a noi persone così, che seguono il dio-ricchezza, e anche dentro di noi questa tentazione c’è!!! Per fortuna, anche di noi preti (come categoria non abbiamo brillato su questi temi ultimamente), il GIUDICE finale è per fortuna a Dio. Per fortuna sia perché conosce i cuori veramente, sia perché sappiamo essere giusto e misericordioso!

Poi c’è quell’insistito invito di GESU’ a NON PREOCCUPARSI! E’ in insistente invito alla PROVVIDENZA, a fidarci di Lui. Certo una volta, quando eravamo poveri, quando si viveva solo di agricoltura era più facile, si era “quasi” costretti a fidarsi di Dio, non restava altro da fare, nella precarietà della vita e nella povertà dei mezzi.

Oggi, ecco il potere della RICCHEZZA, le tante opportunità tecniche e di risorse, hanno come prosciugato il lago della Provvidenza. Guardiamo le previsioni del tempo piuttosto che invocare Dio, cerchiamo di applicare il risparmio energetico oppure la raccolta differenziata per avere più risorse, per non rovinare il nostro habitat. Abbiamo tutte le informazioni in tempo reale, possiamo comunicare con l’altra parte del mondo e vedere cosa succede a nostro figlio, piuttosto che attendere fiduciosi una sua lettera, se stiamo male possiamo correre al Pronto soccorso e avere tante cure gratis…

Tutte cose buone s’intende… tante RICCHEZZE buone e utili, ma che ci obbligano a fare “gli straordinari” sul piano della FEDE e della PROVVIDENZA, che non ci vengono più spontanee, ma le dobbiamo VOLERE e continuamente PURIFICARE.

O si anche purificare, perché è facile “prenderci un poco in giro”.

Pensiamo a questo BRANO DI VANGELO: lo scelgono spesso ai matrimoni, NON PREOCCUPATEVI DELLA VITA, DI CIO’ CHE MANGIATE, DI CIO’ CHE INDOSSATE, ecc… proprio nella festa dove si arriva vestiti di tutto punto, con pranzi da far impallidire chiunque, con le case rifinite di tutto punto, magari pieni di debiti… Purificare sul piano della FEDE, perché tante persone chiedono i sacramenti per sé e per i figli, ma evitano accuratamente di lasciarsi toccare sulla fede, di lasciarsi convertire nella vita (per cui i bambini a catechismo spesso sono assenti, alla Messa non partecipano, lo sport e la scuola sono giudicati più importanti…). Tutte cose buone ovviamente, ma le abbiamo mai VERIFICATE CON LA FEDE: di chi mi sto preoccupando di più nella mia vita di DIO o della RICCHEZZA? Di chi mi fido? A chi mi affido?

Sappiamo tutto come la RICCHEZZA non dia felicità, eppure chi è ricco cerca di diventarlo sempre di più e spesso chi è povero invidia chi è ricco e vorrebbe diventarlo.

Dovremo concludere che tutto va male, che tutto è un disastro? Che siamo spiritualmente inguaribili, preoccupati solo di noi stessi? No.

IL PADRE VOSTRO CELESTE SA CHE ABBIAMO BISOGNO di tante cose in questa vita. Noi CERCHIAMO LUI, IL SUO REGNO, LA SUA GIUSTIZIA, così facendo terremo il cuore aperto e non chiuso, e Lui, solo Lui, senza troppi calcoli, Lui lo riempirà!