Omelia 25 settembre 2016
|26^ Domenica/C 25/09/2016
OLTRE IL GRANDE ABISSO
La misericordia di Dio, ribadita con la bellissima pagina del Padre misericordioso due domeniche fa, non cancella, anzi esalta, la decisa necessità di una nostra risposta. Del resto anche il Figlio prodigo ha dovuto decidere di tornare a casa, dove il Padre lo aspettava. Certo il Padre fa di tutto, cerca anche la pecora smarrita, 1 tra 100, manon obbliga mai nessuno. Dio non è un senso unico. Dio piuttosto è paragonabile ad uno svincolo dove siamo noi che dobbiamo decidere da che parte andare. E in uno svincolo o un incrocio – come sa bene chi ha la patente – non si può stare fermi, o vai a destra o a sinistra.
E oggi la Parola, come domenica scorsa è chiara. A destra o a sinistra (nessun riferimento politico ovviamente), dobbiamo scegliere da che parte stare: con LAZZARO o con il RICCO!
Noi siamo come i FRATELLI di quel ricco, possiamo ancora decidere e lo dobbiamo fare ora, adesso, sempre! E sappiamo bene, e oggi lo sappiamo drammaticamente ancora di più, che nessuna decisione è da sola mai definitiva su questa terra: Ogni giorno va confermata, custodita, rafforzata, fino all’ultimo giorno.
Certo ci sono condizioni che aiutano e favoriscono e altre no!
La ricchezza ad esempio non aiuta, lo sappiamo bene e Gesù lo ripete spesso! Nellaprima lettura, AMOS, come domenica scorsa, parla chiaro: gli SPENSIERATI, chi si sente SICURO, che è comodo sui suoi DIVANI, MANGIA E BEVE senza preoccuparsi degli altri, costoro ANDRANNO IN ESILIO.
E San Paolo a TIMOTEO, nella seconda lettura, ribadisce: TU, UOMO DI DIO, EVITA QUESTE COSE (e sta parlando degli “uomini che vogliono arricchirsi”).
Tante persone non ci pensano o non ci credono, ma è così, è il VANGELO, e sta a noi decidere se credere o meno: La nostra vita si svolge davvero in due tempi:
Quella terrena, la vita che stiamo vivendo ora, quella che misuriamo con l’orologio, illusi che duri tanto, che sia abbastanza, che ci sia sempre tempo: e invece non ci basta, per quanto sia lunga non ci accontenterà mai.
E quella eterna, quella che non si misura con l’orologio, che non si misura affatto, la vita che vivremo dopo la nostra morte, in Dio, per sempre: solo questa è abbastanza e ci sazia.
Ce lo dice Gesù chiaramente oggi: la nostra vita è così, per tutti, ricchi e poveri, bianchi o neri, cristiani o musulmani o atei!
Nascere come LAZZARO o come il RICCO EPULONE (la tradizione lo ha battezzato così il ricco, parola che significa ovviamente “banchetto”) non è un nostro merito, non dipende da noi. Potevamo essere noi un profugo, un barbone, oppure i figli di Paperon de Paperoni.
Ma da noi dipende come vivremo in questo cammino, in questa vita. E da come vivremo in questo cammino e in questa vita dipende la vita futura, quella eterna!
Quando passeremo il “confine”, quello vero e decisivo, tra la vita terrena e la vita eterna, il confine della morte, la nostra vita si rivelerà per quello che è stata, le nostre scelte diventeranno definitive:
Se abbiamo cercato Dio, o per lo meno tutto ciò che ha a che fare con Lui (cioè con l’amore ci dice Gesù, perché Dio è amore) saremo orientati verso di Lui, ACCANTO AD ABRAMO.
Se abbiamo cercato altro, inteso come tutto che non ha a che fare con Lui (ciò che non ha a che fare con l’amore come Gesù ce lo ha mostrato), resteremo orientati contro Dio, dall’altra parte del GRANDE ABISSO.
Quanto è bella la LIBERTA’, la responsabilità, la possibilità di decidere, ma è anche tremenda. E’ il dono più grande che Dio ci ha dato e siamo davvero così. Ma non è lo stesso, non sarà lo stesso vivere e morire senza Dio e il suo amore o vivere e morire cercando Dio e il suo amore.
La vera ricchezza è solo Dio e il suo amore e solo che la cerca la troverà. Non sarà nemmeno importante essere avanti o indietro su questo cammino, aver trovato tanto o poco (chi può dirlo poi?) basta essere nella direzione giusta. Perché dopo il GRANDE ABISSO nessuno potrà più cambiare direzione. Bello e tremendo questo dono.
Abbiamo solo questa vita. Usiamola bene. Non lasciamoci ingannare, ma solo guidare da Lui, da Dio, dal suo Amore.