Omelia 25 dicembre 2016 (Messa del Giorno)

NATALE 2016 (Messa del Giorno)

NATALE: COME UNA SORGENTE

E IL VERBO SI FECE CARNE, Dio si fece bambino e poi si fece uomo: Che grande verità esprime il NATALE, che grande amore trasmette il NATALE, che grande speranza testimonia il NATALE… di quanta fede ha bisogno il NATALE.

Quella MISERICORDIA che abbiamo contemplato e gustato durante tutto l’Anno Santo, inizia da qui. Qui c’è la sorgente. Quando si va a camminare in alta montagna a volte capita di vedere una sorgente. La dove c’è una roccia nuda, senti un gorgoglio e scopri in mezzo alla roccia e ai sassi, oppure tra le zolle dell’erba di alta quota, un rigagnolo d’acqua che esce dal nulla e inizia a scorrere. Mi viene questa immagine per dire cosa possa essere il NATALE di Gesù. Il NATALE di un Dio che si fa bambino e nasce a BETLEMME. Quello che LUCA ci ha raccontato ieri sera, quello che con arte e simpatia rappresentiamo nel presepio, oggi lo ritroviamo descritto da GIOVANNI con immagini grandi, e alte. Il NATALE è come la sorgente di un grande fiume, pensiamo al Rio delle Amazzoni o il Nilo, fiumi immensi che però nascono da piccole sorgenti.

Dio si è fatto piccolo rigagnolo d’acqua in mezzo alla roccia nuda e arida dell’umanità. Questa è la notizia di oggi, la notizia di ogni anno. Mettiamo da parte tutte le altre notizie. Questa è la novità cristiana, una novità per me, per te, per tutta l’umanità.

Si per tutta l’umanità.

Ieri sera ricordavo 4 luoghi che ci devono far riflettere cristianamente, per non restare invischiati in ragionamenti che non sono di Cristo: ALEPPO, BERLINO, il MEDITERRANEO e AMATRICE.

Sono alcune coordinate dell’umanità che soffre. Tutta. Senza selezioni, senza distinzioni. Il rischio infatti è che presi dall’emotività e dal senso di insicurezza noi ci chiudiamo a pensare solo per noi. E dimentichiamo che il NATALE è per tutti. Il BAMBINO nasce per tutti, anzi, possiamo dire che se non ci impegniamo a pensare così e a vivere così, rischiamo seriamente di lascialo fuori di casa nostra. Se penso che nasce solo per me, ebbene per me non nasce. In me resta ancora il buio. Posso fare tutti i presepi che voglio a casa mia, ma GESU’ BAMBINO non nasce nei presepi, nasce nei cuori.

BETLEMME oggi è nel cuore di ognuno di noi. Ma non in tutti i cuori: è nei cuori  poveri o malati o in quelli che sanno soffrire per i poveri e i malati, cuori che sono assetati di giustizia e ci provano a diffondere giustizia. GESÙ nasce dove c’è bisogno di lui! O nei nostri cuori c’è sete di giustizia o GESU’ BAMBINO non nasce.

 

E’ una storia antica, ce lo ricorda bene la seconda lettura, agli Ebrei: DIO MOLTE VOLTE E IN DIVERSI MODI NEI TEMPI ANTICHI AVEVA PARLATO AI PADRI PER MEZZO DEI PROFETI… IN QUESTI GIORNI HA PARLATO A NOI PER MEZZO DEL FIGLIO.

Oggi è il giorno in cui Dio parla, IL VERBO SI FECE CARNE, Dio ci parla e ci dona parole di amore e di speranza.

Quanto ci servono, quanto ne abbiamo bisogno. Possiamo avere tutto l’oro del mondo, fare tutti i viaggi di questo mondo, andare sulla Luna o su Marte, ma se non abbiamo amore e speranza non abbiamo niente.

Abbiamo bisogno di Te o Signore perché i nostri PECCATI ci sommergono, ci soffocano. Cosa dobbiamo fare? Chiesero un giorno a Gesù: Teniamo lo sguardo e l’udito aperti verso DIO, restiamo protesi verso di Lui, solo così non resteremo sommersi dai nostri peccati e da quelli degli altri, sommersi e soffocati. Il peccato sommerge e soffoca, la MISERICORDIA di Dio rialza e dona respiro, è amore e speranza, come aria fresca e vita buona.

Il 25 dicembre, ogni anno è come se si riaprisse una finestra dopo tanti mesi. Non a caso è la data scelta dagli antichi padri per fare memoria della nascita di Gesù: Aria fresca, vita buona, luce oltre il buio dei peccati degli uomini che sempre si accumulano come le immondizie e  soffocano.

E IL VERBO SI FECE CARNE, cioè si fece vita, si fece OGNUNO DI NOI, divenne uno di noi perché noi diventassimo FIGLI SUOI, tornassimo ad essere ciò che dovevamo essere: Figli amati, figli coccolati, figli sostenuti, figli! Oggi torniamo ad essere figli!

Oggi diventiamo figli. Restiamolo. Oggi diventiamo umani. Rimaniamolo. Oggi diventiamo portatori di speranza. Continuiamolo.

Oggi diventiamo contagiatori d’amore. Facciamolo.

Oggi ritroviamo la sorgente. Il grande fiume torna a scorrere, la nostra vita non è più arida. I grandi monaci costruivano i loro monasteri vicino alle sorgenti, gli astronomi cercano le tracce di acqua nei pianeti lontani. A Natale la vita è qui, la sorgente è qui. Apriamo il nostro cuore, sarà un’inondazione d’amore senza uguali.