Omelia 2 aprile 2017

5^ TQ/A                                                                          02/04/2017

UNA VITA A COLORI

Con la storia di LAZZARO Gesù ci fa vivere in anticipo un po’ di PASQUA: il suo destino è la Risurrezione, con Lazzaro ce lo mostra in anticipo e il messaggio per noi è chiaro: NOI RISORGEREMO! A MARTA infatti dice: IO SONO LA RISURREZIONE E LA VITA; CHI CREDE IN ME, ANCHE SE MUORE VIVRA’… e conclude con una domanda fondamentale: CREDI QUESTO?

Oggi più di ieri abbiamo bisogno di risentirci fare questa domanda: NOI CREDIAMO ALLA RISURREZIONE DI GESU’? Qui è la nostra fede, qui è la nostra speranza, qui c’è il motore della nostra vita di credenti cristiani credibili.

Questo è il motivo per cui il Vescovo ci chiede un “Cammino sinodale” dal titolo: “Discepoli di Gesù verso un nuovo stile di Chiesa”. Che potremo tradurre: “Credenti in Gesù risorto (tali sono i discepoli di Gesù), quindi protagonisti di una Chiesa in uscita” (questo è il nuovo stile di Chiesa come ci chiede Papa Francesco).

Ribaltando i termini dovremo anche dire: se non diventiamo protagonisti di una Chiesa in uscita, di una fede gioiosa e annunciata agli altri con entusiasmo, significa che non siamo credenti in Gesù risorto. Siamo credenti grigi, polverosi, da naftalina, persone che vanno in Chiesa, ma non fanno venire voglia a nessuno di fare altrettanto. Spesso ci lamentiamo dei giovani o dei genitori, o di tante altre persone perché non vengono a Messa: ma noi cosa stiamo facendo, come ci stiamo comportando per farli innamorare di Cristo? Cristo ha bisogno di noi, vuole aver bisogno di noi per farsi conoscere. E noi cosa mostriamo, cosa proponiamo agli altri? Noi CREDIAMO NEL RISORTO? Viviamo da portatori di Risurrezione?

Se nel nostro cuore non c’è questa certezza, questa energia, questa convinzione di fede nella vita risorta, non riusciremo a uscire dalle logiche che portano solo a pensare per sé, le logiche del più forte, alla fine logiche di egoismo e in fine di morte. Quelle logiche che portano a desiderare la morte dei figli se non riesci ad avere un tenore di vita alto. Alla morte dei genitori se non ti danno ciò che chiedi. Alle logiche che fanno preferire la convivenza al matrimonio, facebook o twitter al Vangelo, inseguire la finanza invece che garantire lavoro, e così via, …

Abbiamo bisogno di Risurrezione, solo così nascerà in noi speranza, ottimismo, fiducia. Altrimenti questa vita perde senso, perde colore, diventa invivibile. Non si vive senza fiducia, senza ottimismo, senza speranza, non si può vivere senza Risurrezione.

SE TU FOSSI QUI GESU’ la mia vita non sarebbe così! Sono le parole di MARTA e possiamo parafrasarle così per noi! Se Tu fossi qui la nostra vita sarebbe diversa… Ma questo è il punto per noi cristiani: CRISTO E’ QUI. Eppure facciamo di tutto per dimenticarlo.

Viviamo pensando solo al nostro corpo oggi e ci siamo dimenticati dell’anima (ce lo ha ricordato anche Benigni!) e pensiamo a coltivare solo il corpo trascurando l’anima e la vita diventa grigia.

Corriamo dietro a mode o mezze verità orientali (intere sono troppo impegnative), come la reincarnazione (alla Occidentali’s Karma) – un sacco di cristiani ci credono – e ci dimentichiamo che Gesù ci dona qualcosa di molto più grande e molto meglio…

SE TU FOSSI QUI GESU’… MA TU CI SEI. TU SEI RISORTO. Crediamoci…

Togliamo ragnatele e nafatalina alla nostra fede che la fanno sembrare vecchia e noiosa. La risurrezione non è né vecchia né noiosa, è novità sembra diversa. E’ vita a colori, è arcobaleno, è speranza piena di ottimismo. Una vita così è bella. E’ la vita di Gesù. Abbracciamola. Togliamo la PIETRA e le BENDE che rendono vecchia e puzzolente la nostra fede e liberiamola dalle paure e timidezze.

Il Signore APRIRA’ I NOSTRI SEPOLCRI, da pieni di morte li riempirà di vita. Il Suo Spirito di Vita. Lasciamoci prendere dal Suo Spirito e non dagli altri spiriti maligni che ci fanno inseguire miraggi, illusioni, false verità.

Come Gesù RENDIAMO GRAZIE AL PADRE, ed egli ci esaudirà, ci aprirà ad una vita nuova, ci LIBERERA’ davvero, come LAZZARO, come GESU’.

Questo è l’anticipo della Pasqua, questa è la Pasqua. Questa è la nostra fede che rende colorata la nostra vita. Crediamoci e usciamo a dirlo a tutti. Oggi e sempre.

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