Omelia 11 aprile 2017 – Martedì Santo
|MARTEDI SANTO 11/04/2017
LUCE
Avevamo lasciato ieri Gesù in casa di MARIA, MARTA E LAZZARO, a cena tra amici a ricevere e donare PROFUMO. Lo ritroviamo ancora così, in casa, a cena, tra amici, ora siamo nel CENACOLO e anche qui non ci sono solo amici: Le nubi nere della tempesta si addensano. A PIETRO viene rivelato il rinnegamento…
L’uscita di scena di GIUDA, con quel cenno a SATANA che ENTRO’ IN LUI, che ci fa capire qualcosa di questa presenza che non abita il nostro cuore, ma possiamo lasciarlo entrare più o meno consapevolmente, ma sempre con una responsabilità nostra. GIUDA non era posseduto da SATANA, lo sarà dopo. Ma questa possessione accade perché, già lo abbiamo sentito ieri, ERA UN LADRO, cioè aveva lasciato che progressivamente il suo cuore si abituasse al male. Per questo la CONFESSIONE frequente è antidono contro l’assuefazione del male e il non confessarsi, anche quando non abbiamo commesso peccati gravi, realizza un’abitudine al male “piccolo”, che prepara però il posto a quello “grande”.
E la nota finale di GIOVANNI è drammatica: appena GIUDA PRESE IL BOCCONE, SUBITO USCI’ ED ERA NOTTE.
Quando PRESE IL BOCCONE, eppure GESU’ lo aveva appena detto, il male a cui lui si è assuefatto lo porta ad essere attento solo a se stesso, al suo cibo, alla sua fame e non ascolta Gesù. Quante volte ci capita, e quanto questa nostra cultura ci sta ulteriormente abituando a pensare per noi stessi e non ascoltiamo più Gesù. E c’è un momento, un ultimo gesto di egoismo, l’ultima goccia, dove PRESO IL BOCCONE il vaso ricolmo di egoismo trabocca, si svuota e, SUBITO, appena il nostro cuore lascia uno spazio, se non siamo pronti a riempirlo di DIO, sarà SATANA CHE LO RIEMPIE e la luce del cuore si spegne ED ERA, ed è, e resterà, NOTTE.
Sarebbe la fine, la nostra fine. Se non fosse che GESU’ è li per un obiettivo ben preciso, ce lo aveva annunciato ISAIA: IO TI RENDERO’ LUCE DELLE NAZIONI PERCHE’ PORTI LA MIA SALVEZZA FINO ALL’ESTREMITA’ DELLA TERRA.
Gesù è venuto a portare la LUCE, Gesù E’ LA LUCE. Dopo il PROFUMO, la luce, per noi. Nulla è impossibile a Dio.