Omelia 10 gennaio 2016
BATTESIMO DI GESU’/Anno C 10/01/2016
L’ATTESA E’ FINITA
Con un salto di 30 anni passiamo dall’episodio dei MAGI a Betlemme al BATTESIMO DI GESU’ nel Giordano. Non sono 30 anni passati invano, anche se ai nostri occhi possono sembrare inutili. Sono gli anni di NAZARET, sono gli anni nei quali il nostro Dio ha avuto piacere di stare in mezzo all’umanità, confuso con essa, vivendo le gioie e le sofferenze di ogni uomo e ogni donna. Vivendo la vita della famiglia (“STAVA SOTTOMESSO A MARIA E GIUSEPPE), la vita del crescere (PERCHE’ MI CERCAVATE), la vita del lavoro (ERA FIGLIO DEL CARPENTIERE), la vita della festa (FATE QUELLO CHE LUI VI DIRA’), la vita della sofferenza (la morte di Giuseppe).
C’è un VANGELO grande a Nazaret, che possiamo leggere in controluce leggendo la nostra vita: in essa c’è la luce di Dio, la sua presenza, c’è Dio all’opera, si è fatto davvero nostro fratello.
Oggi tutto questo ci viene rivelato: VIENE COLUI CHE E’ PIU’ FORTE DI ME dice GIOVANNI BATTISTA.
Infatti IL POPOLO ERA IN ATTESA. Noi siamo tutti in attesa. Noi siamo tutti portatori di un desiderio di speranza, di certezza che c’è vita buona, che il male non vincerà. E’ un’attesa chedura sempre. Nessuna epoca è senza questa attesa, queste domande. Anche oggi, nonostante tutte le nostre scoperte, il nostro progresso, la nostra civiltà, la nostra scienza e la nostra tecnica, anche oggi siamo IN ATTESA. Perché tutto è precario, tutto rimane traballante.
Tanto ci spinge a considerarci un’unica famiglia umana, abitante in un unico meraviglioso pianeta, ricco di risorse e di energie, dove la nostra intelligenza ogni giorno ci apre scenari stupendi e meravigliosi… e possiamo vivere bene e nella gioia.
Eppure altrettanto ci spinge continuamente ad avere paura degli altri, a dividerci, a chiuderci, mettiamo a rischio questo fragile pianeta con l’inquinamento, rompiamo la fraternità reciproca con parole e gesti volgari, cattivi, con violenze inaudite e viviamo male, nella paura.
Siamo davvero in ATTESA… di un SALVATORE… ci serve un CRISTO, un “unto”, uno “scelto” da Dio che possa ripetere all’ennesima potenza, moltiplicata per tutta l’umanità,l’esperienza di ISRAELE e le parole di CONSOLAZIONE che Dio gli ha riservato e di cui ci ha parlato il profeta Isaia nella prima lettura. E’ la vigilia del secondo grande Esodo: la liberazione dalla prigionia di Babilonia. PARLATE AL CUORE DI GERUSALEMME invita Dio e dice: LA TUA TRIBOLAZIONE E’ FINITA. Quanto vorremo che le nostre tribolazioni finissero…
Ma le nostre tribolazioni possono finire. NEL DESERTO DELLA NOSTRA VITA POSSIAMO PREPARARE UNA VIA… nella nostra vita c’è deserto, prigioni, peccati, cattiverie, eppure c’è una VIA NUOVA, possibile, percorribile… se vogliamo.
Ce lo ricorda San Paolo nella lettera a Tito, la seconda lettura: E’ APPARSA LA GRAZIA DI CRISTO CHE PORTA SALVEZZA A TUTTI GLI UOMINI.
Ecco la risposta. Ecco cosa è accaduto a BETLEMME, a NAZARET, nel GIORDANO prima e poi nelle strade di ISRAELE e in quelle di GERUSALEMME: E’ VENUTO UNO PIU’ FORTE.
La nostra ATTESA è finita. Lui si è messo in fila con noi peccatori, allora nel GIORDANO, oggi nei tanti “Giordani” della vita. E’ accanto a noi e mentre accetta di ricevere il gesto del perdono e della purificazione, è Lui che perdona e purifica l’umanità da dentro: VI BATTEZZERA’ IN SPIRITO SANTO.
Abbiamo bisogno di quel Battesimo, per non restare prigionieri e schiacciati da un’ATTESA inutile. Non è inutile la nostra attesa.
Il Battesimo di Gesù è come un vaccino dell’umanità: Iniettato a NATALE, ha cominciato a fare sentire i suoi effetti nel GIORDANO e a Pasqua produrrà guarigione!
I nostri battesimi sono come dei richiami che ci mantengono gli effetti benefici di quel primo vaccino universale. E se ad essere vaccinati siamo in tanti il beneficio sarà per tutti.
Quello che è accaduto nel GIORDANO accade oggi, l’attesa è finita: Lo SPIRITO SANTO E’ SCESO SU GESU’ COME COLOMBA E CHE QUELLA VOCE HA DETTO “TU SEI IL MIO FIGLIO, L’AMATO”. Nella CHIESA, in ogni CRISTIANO, ad ogni BATTESIMO, lo SPIRITO scende su noi e il PADRE rompe il silenzio e ci proclama figli. Certo la vita continua, ma l’ATTESA E’ FINITA. Da oggi una speranza c’è e ci sarà sempre! Un vaccino contro il male c’è e ci sarà sempre. Si chiama GESU’!
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