Omelia 1° maggio 2016

6^ TP/C (Dimorare in Cristo)                                            1/5/2016

LA CHIAVE DELLA FELICITA

Gesù è vicino alla sua Pasqua e il suo ultimo discorso è quasi un saluto. Ma il suo non è un “addio”. Infatti promette che LO SPIRITO SANTO, CHE IL PADRE MANDERA’ NEL MIO NOME, LUI VI INSEGNERA’ OGNI COSA E VI RICORDERA’ TUTTO CIO’ CHE VI HO DETTO.

E’ l’annuncio della Pentecoste. Evento che completa la Pasqua. La Pasqua di Gesù, evento d’amore di Dio per noi, diventa Pasqua per tutti. Lo Spirito è il miracolo di un Gesù che è per tutti, che raggiunge tutti, che rimane a disposizione di tutti.

La condizione perché lo Spirito sia efficace in noi è l’OSSERVANZA DELLA PAROLA DI GESU’, che essenzialmente una sola, un grande invito all’amore: SE UNO MI AMA OSSERVERA’ LA MIA PAROLA  E IL PADRE MIO LO AMERA’ E NOI VERREMO A LUI E PRENDERMO DIMORA PRESSO DI LUI.

L’amore è la chiave che apre la porta del nostro cuore affinché Gesù resti per sempre con noi.

Com’è dunque questa chiave in noi?

Se pensiamo alle nostre chiavi di casa, sono qualcosa di piccolo, ma di essenziale. Dobbiamo averle sempre con noi. Rischiamo facilmente di perderle. Non è facile fare delle copie, bisogna stare attenti. Possiamo prestarle, ma non possiamo stare senza a lungo.

Ma sappiamo che le chiavi nostre hanno sempre un doppio uso: possono aprire, e allora sono simili all’amore che Gesù ci chiede. Ma possono anche chiudere, bloccare, e allora non sono più come l’amore di Gesù.

Le nostre chiavi come sono? Come le usiamo? Più per aprire o più per chiudere?

Aperto o chiuso. Queste sono le due posizioni del nostro cuore. Il cuore di Gesù è sempre aperto. Il nostro?

A volte tendiamo ad aprire di tutto forché il cuore.

Aprire la bocca per dire parole di chiacchiera e di maldicenza.

Aprire i negozi al domenica per guadagnare di più.

Aprire il portafoglio per il superfluo o il dannoso (il gioco d’azzardo).

Aprire casa solo agli amici fidati

Aprire solo per i propri interessi.

Gesù ci chiede un altro stile e altre aperture. Quelle dell’amore, un amore disinteressato, un amore gratuito. Un amore che nasce da Lui ed è sostenuto da Lui con il suo Spirito.

Un amore che diventa pace nel cuore, nella coppia, nella famiglia, nella parrocchia, nel mondo. Solo con l’amore suo c’è pace vera ovunque.

 

Anche i primi cristiani, fanno fatica a capire e vivere la sua legge fondamentale. Nella prima lettura, gli Atti degli Apostoli, abbiamo il racconto di uno di questi momenti. ALCUNI VENUTI DALLA GIUDEA INSEGNANO LE USANZE DI MOSE’ e si dimenticano di quelle di Gesù. Tornano alla legge prima dell’amore, mentre Gesù aveva insegnato l’amore prima della legge.

E qui capiamo concretamente cosa significhi essere Chiesa: PAOLO E BARNABA VANNO A GERUSALEMME DAGLI APOSTOLI per capire la volontà di Gesù. Se non ci fossero gli apostoli e i loro successori, i vescovi, ognuno potrebbe dire quello che vuole e far dire a Gesù quello che vuole. E questo non basta una volta per tutte, ma va fatto sempre. Troviamo paesi e città negli Atti degli apostoli che oggi sentiamo spesso in TV a causa di guerre e lotte: ANTIOCHIA, SIRIA, CILICIA, come dire che nessuno deve sentirsi mai a posto, mai arrivato, mai certo di essere dalla parte giusta. Gesù ci sta sempre davanti, ci dona il suo Spirito e ci attende sulla strada. Certo stare in strada, in cammino, significa essere spesso sporchi e sudati. Ma per la fede, meglio sporchi e sudati, cioè in cammino, piuttosto che puliti e profumati perché non ci muoviamo mai, non apriamo mai le porte, ce ne stiamo fermi e immobili a casa nostra, nelle nostre certezze.

 

Com’è dunque la nostra fede? In cammino o chiusa a chiave da qualche parte? Ci fidiamo di Gesù, del suo Spirito, delle sue promesse, anche se ci portano a sporcarci e a sudare, oppure preferiamo le nostre sicurezze e certezze, belli puliti e profumati perché non ci lasciamo spingere oltre dallo Spirito, ma solo dalle nostre voglie e dal nostro io.

Se ascoltiamo prevalentemente il nostro io, la nostra fede sarà come le stanze chiuse, polverose, ombrose e dall’odore di muffa.

Se ascoltiamo Dio, lo Spirito, Gesù risorto, la nostra fede sarà come una stanza aperta e arieggiata, piena di luce e dei profumi della vita.

Voglio una vita profumata e luminosa. Solo chi apre a Gesù l’avrà!